Oh oh oh, cari utenti del 9 Peak Pro e del Race, tempo di aggiornamento anche per voi.
Tanto sospirato e leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, segue, a distanza di due settimane dall’aggiornamento appena rilasciato per Vertical, anche l’update per il fratello più piccolo e il fratello amoled di casa Suunto, versione 2.30.32.
TUTTE LE NOVITÀ
Come credo sia noto a tutti, nell’ottobre 2022, 9 Peak Pro ha portato all’esordio un nuovo chipset GNSS, un nuovo processore e una memoria più rapida e capiente, inaugurando di fatto quella che sarebbe stata la nuova offerta Suunto.
Gli orologi precedenti al 9 Peak Pro hanno ricevuto l’ultimo aggiornamento a Giugno 2023 (salvo ulteriori bug fix) e per questioni di risorse hardware Suunto non può garantire ulteriori aggiornamenti.
É in errore chi pensa che Suunto non aggiorni più 9 Baro, 9 Peak per ragioni commerciali, è semplicemente impossibile garantire la retrocompatibilità in eterno, significherebbe limitare il nuovo hardware per non penalizzare quello vecchio.
Come amo ricordare, 9 baro, per fare un esempio, è stato messo in commercio nel 2018 ed è stato aggiornato ben 5 anni. Se non è un record, poco ci manca.
Torniamo al nostro trio 9 Peak, Vertical e Race, rigorosamente in ordine di uscita sul mercato.
Con questo aggiornamento, Suunto porta “alla pari” i software dei tre orologi, con delle differenze davvero marginali fra loro, dovute principalmente a questioni hardware. Ne consegue che se hai già letto i miei precedenti due articoli, quello sulla presentazione di Race che ha introdotto fra le altre cose un’interfaccia grafica completamente rinnovata e quello di due settimane fa sull’aggiornamento di Vertical, hai praticamente già letto tutto ciò che ti serve sapere e non troverai grosse novità in questo articolo.
Se invece ti piace scendere nel dettaglio, eccoti accontentato.
SUUNTO RACE
Nuovo firmware GNSS per tracce ancora più precise
Sincronizzazione valori Suunto App / widget
Incremento della velocità dell’interfaccia grafica
“Raise to wake up” (l’illuminazione dello schermo conseguente alla rotazione del polso) molto più rapido
Zoom OUT 2km di raggio
Nuovi Suunto Plus attivati di default nella relativa modalità sportiva
POIs (Punti di Interesse) visualizzabili durante la navigazione
Touch screen molto più reattivo quando ci si sposta sulla mappa.
Tanti, tanti bug fix più o meno noti
Orologio uscito un mese e mezzo fa, rivoluzionando il menù e moltissime funzionalità. Per lui è quindi più un aggiornamento di correzione bug, con l’aggiunta di alcune chicche già viste sull’aggiornamento di Vertical. Abbiamo quindi:
SUUNTO 9 PEAK PRO
Nuova interfaccia grafica, molto più fluida e veloce, con mini widget a scorrimento verticale con possibilità di disattivare e ordinare gli stessi e tasto superiore con funzione scorciatoia
Scorciatoia accessibile tramite tasto superiore
Nuovi Widget per l’Allenamento (TSS), Progressi (CTL) and Recupero (HRV e TSB)
Funzionalità HRV, misurato durante il sonno
Introduzione di allarmi multipli
Funzionalità “Find my phone”
Allarme di sedentarietà “Stand up reminder”
Nuovi suunto plus attivi by default in alcune modalità sportive
Stime dei tempi di gara sulle distanze 5, 10, 21 e 42 km.
Correzione manuale della distanza tapis roulant, ciclismo indoor e vogatore
Stabilità migliorata
Nuovo riepilogo attività con grafico variabile e tutti i dati a disposizione
Nuovi icone per le notifiche ricevute via smartphone
Nuova interfaccia grafica per i comandi multimediali
Nuova watchface
Il livello batteria necessario per l’udate è fissato al 20% (prima 50%)
Tanti, tanti bug fix più o meno noti
Orologio che personalmente adoro: piccolo, leggero, estremamente confortevole al polso. Come per Vertical, anche per 9 Peak Pro era assolutamente il momento di una svecchiata. Riceve sostanzialmente tutte le novità già introdotte su Vertical (da oggi anche su Race).
UN (SOLO) SOFTWARE PER DOMARLI
É quindi davvero un solo software per domarli? Beh, circa. Per trovare le differenze fra i tre orologi devi essere davvero un grande appassionato. Sperando di trovare il tempo di finirlo, in dicembre uscirà un articolo specificamente incentrato su questo.
Avere un software unico, orizzontale, significa scrivere codice che vada bene per più orologi, ottimizzare il lavoro dei programmatori e consentire a tutti gli utenti di ricevere contemporaneamente (o quasi) le stesse novità.
Ecco perchè se fossi uno sportivo a caccia di un nuovo orologio non troppo costoso, prenderei seriamente in considerazione un 9 Peak Pro: ad un prezzo attualmente molto abbordabile (349€), avrei praticamente tutte le caratteristiche di un più costoso Race o Vertical, mappe escluse, garantendomi un supporto che potrei scommettere durerà ancora molto a lungo, con tutti i vantaggi che ciò comporta: nuove funzionalità, bug fixing, il piacere di vedere il proprio “investimento” rendere nel tempo. Ma, di nuovo, parlerò di questo nel mio prossimo articolo.
UN GRANDE 2023 PER SUUNTO
Non è ancora tempo per bilanci definitivi, ma si può già dire una cosa più di qualchecosa sul 2023 di Suunto. Ad inizio 2022 si era scatenata l’isteria per l’acquisizione dell’azienda da parte di Liesheng, dimenticando il fatto che Suunto in precedenza fosse di Amer Sport, dal nome meno orientaleggiante ma a tutti gli effetti cinese al pari della prima.
Avete notato qualche cambiamento? Nel giro di esattamente un anno e due giorni, Suunto ha presentato 3 orologidi nuova generazione e si è aperta la strada a nuovi mercati con l’introduzione Wing, sue prime cuffie a conduzione ossea e la partnership con Hammerhead per fare del Karoo2 il proprio computer da bici.
Questo non significa che continueranno ad arrivare dispositivi con questa cadenza, anzi, personalmente credo che non vedremo il successore di Vertical e/o Race nel corso del 2024. Credo che il prossimo anno sia dedicato a coprire carenze che Suunto ancora soffre nei confronti dei principali competitors.
Alcune possibili nuove implementazioni si sono già intraviste nell’area di testing, altre ritengo scontato arrivino, senza citarne alcuna per non indurre possibili false speranze.
Mi pare anche scontato che la gamma Suunto attuale pecchi di un dispositivo di fascia bassa. Non so se arriverà e non so se arriverà nel 2024, ma credo non sia un segmento da ignorare. Il nuovo runner è difficile si senta di spendere 500-700 € per un orologio. Un dispositivo da 250-300 €, assolutamente barometrico, leggero e compatto, magari amoled, è qualcosa che penso che Suunto dovrebbe avere nel cassetto per introdurre in casa propria nuovi clienti.
Vedremo. Nel frattempo, come sempre, ora è il momento uscire là fuori a godersi il nuovo aggiornamento, verrà il tempo delle novità.
Odio questo orologio. Lo odio perché avevo raggiunto la pace dei sensi con il Vertical solar e poi succede che piomba sul mercato l’orologio che non ti aspetti, praticamente (ho detto quasi, eh!) un Vertical con schermo Amoled. Vediamolo.
VIA CON L’UNBOXING !
Un minuto per introdurlo:
Fatto? Notato niente di nuovo? Nuova confezione a sviluppo verticale, nuova disposizione del contenuto al suo interno. La nota negativa è l’involucro di plastica che ricopre la confezione, davvero non se ne sentiva la mancanza.
Particolare anche la disposizione interna del contenuto. Se da un lato è buona cosa che Suunto abbia voluto innovare anche un dettaglio di così poco conto, dall’altra la percepisco come la non necessaria reinvenzione della ruota. Metà scatola è occupata dal cavetto di ricarica (ricordo che dal 9 Peak in poi, i Suunto non si possono più collegare a Suunto Link) e dal mini cofanetto contenente cinturino e un breve manuale di istruzioni, l’altra metà, quella ricoperta dal cartoncino rosso, è vuota 🤔. Perché?
Eravamo rimasti allo schermo amoled. No, non preoccuparti, niente wearOS stavolta, ma l’affidabile ed efficiente sistema operativo proprietario di Suunto. Per intenderci, è quello presente su Vertical o su 9 Peak Pro, solo che invece dello schermo MIP troviamo un pannello Amoled, con tutti i pregi e difetti del caso.
Se il tuo pensiero sta andando alla batteria, ti dico già che puoi stare tranquillo: Vertical dura ovviamente di più, ma Race sorprende!
IN BREVE
Schermo amoled da 1,43″, 466×466 pixel, schermo in zaffiro (steel e titanium)
GNSS Dual Band (GPS, GLONASS, GALILEO, QZSS, BEIDOU)
Wi-Fi, Bluetooth, NFC
Tasto centrale sostituito con una corona (con funzionalità zoom su mappa)
Nuova modalità di interazione con l’orologio con tasto back dedicato
Tasto superiore e inferiore con modalità scorciatoia
Widget a scorrimento verticale, molto più veloci
Monitoraggio HRV
Nuovi widget Recupero, Allenamento e Progressi
Stima dei propri tempi sui 5km, 10km, 21km, 42km
Stima della soglia anaerobica
Correzione manuale della distanza tapis roulant, ciclismo indoor e vogatore
Nuova watchface
Nuovo riepilogo attività con grafico variabile e tutti i dati a disposizione
Monitoraggio fasi del sonno
Rilevamento “pisolino” e notifica di sedentarietà
Le notifiche con l’icona applicazione e l’opzione “cancella tutti messaggi”
Funzione “Find my phone”
Possibilità di configurare più sveglie
Il consumo batteria legato all’utilizzo di uno o più Suunto Plus è stato decisamente ottimizzato rispetto al Vertical e al 9 Peak Pro.
Prezzo: 449€ per la versione steel da 16gb, 549€ per la versione titanium da 32gb. Ve lo dico già: è praticamente un regalo.
Prima di entrare in profondità del nuovo Race, una doverosa premessa dedicata a chi si sta già stracciando le vesti per aver acquistato Vertical pochi mesi fa.
CON L’USCITA DI RACE, VERTICAL É GIÀ DA CONSIDERARE SUPERATO?
NO, Race affianca Vertical nell’offerta Suunto. Esattamente come fanno i marchi concorrenti, Suunto ha rivisto in chiave Amoled un hardware collaudato, differenziando i prodotti in modo da avere orologi diversi, destinati a due differenti tipologie di clienti.
Diamo un’occhiata a Race, mettendolo a confronto con Vertical.
SUUNTO RACE vs. SUUNTO VERTICAL
RACE
VERTICAL
CASSA
49mm
SPESSORE
13,6
13,6
CINTURINO
22mm quick release
DISPLAY
1,43” AMOLED – ZAFFIRO
1,40″ MIP – ZAFFIRO
RISOLUZIONE
466 x 466
280X280
PESO
69g (titanio) – 83g (acciaio)
74gr. (titanio) – 86gr. (acciaio)
AUTONOMIA
40h / 50h /70h /120h
60h/90h/140h/500h 85h/140h/280h/30gg (solar)
SOLARE?
NO
Disponibile sia solare (titanium) che non solare
TECNOLOGIA GNSS
Dual Band, con ricezione di tutti i sistemi satellitari
MEMORIA
16GB (steel) / 32GB (titanium)
MAPPE
Cartografiche offline
CONNETTIVITÀ
WiFi e bluetooth
INTERAZIONE
3 pulsanti (dei quali uno a corona)
3 pulsanti
MONITORAGGIO RISORSE UMANE
SENSORE CARDIACO AL POLSO, SATURIMETRO, HRV (solo Race) , MONITORAGGIO SONNO (Race con fasi sonno)
Come vedi, le parti in comune fra i due sono davvero tante, eppure sono due orologi abbastanza differenti fra loro.
Se dovessi spiegarlo ad un amico non tanto appassionato, obbligandomi ad essere breve, potrei dire che Vertical è destinato allo sportivo duro e puro, tutto ultra race e decine di ore di allenamento settimanale all’aria aperta, Race a colui che pur praticando un’intensa attività outdoor non vuole rinunciare alla brillantezza di uno schermo amoled, sicuramente più moderno ma più energivoro.
AMOLED o MIP ?
Immagino (e spero) sia noto a chiunque stia leggendo: lo schermo amoled è lo standard affermato nel mondo smartphone, con una grande visibilità praticamente in ogni condizione ambientale, tranne…sotto il sole diretto.
Maggiore è la luce solare, maggiore sarà la difficoltà nel vedere chiaramente lo schermo. Naturalmente l’orologio si “difende” attraverso l’incremento di luminosità comandato da un apposito sensore ambientale “sparando” al massimo i lux consentiti (1.000, in questo caso), ciò significa però consumare più batteria.
La tecnologia dello schermo MIP, montato ad esempio su Vertical, funziona esattamente al contrario: vanno in affanno al chiuso e necessitano di retroilluminazione led, mentre all’esterno sono tanto più luminosi quanta più luce riceveranno, senza alcun aggravio di consumo.
Tecnologie opposte che significano anche un’altra cosa: l’assoluta inutilità di un pannello solare in un orologio dotato di amoled.
TEST SUL CAMPO
Oltre a tutto ciò che ho già scritto, cos’altro sa fare? Un orologio GPS dovrebbe prima di tutto essere un ottimo compagno di allenamento. Lo è? Vediamo:
PRECISIONE GNSS
4 (e non 5) le modalità batteria a disposizione:
Performance (40h di autonomia)
Endurance (50h di autonomia)
Ultra (70h di autonomia)
Tour (120h di autonomia)
Cosa manca? La modalità personalizzata. Quella che permette, ad esempio su Vertical, di cucirsi addosso la precisione GNSS, attivare il touch e soprattutto mandare lo schermo in time out, ovvero spegnerlo salvo riaccensione con tasto.
Se posso convivere con l’impossibilità di attivare il touch, non poter spegnere lo schermo, che su questo orologio è il pezzo di hardware che consuma di più, significa togliere un potenziale di autonomia importante. L’orologio arriva comunque a 40h ottenibili in Performance, la modalità più precisa. Avendo la possibilità di spegnere lo schermo, avrebbe sicuramente fatto registrare valori sorprendenti.
40h sono tante, sufficienti anche per le ultra trail da 100 miglia non troppo tecniche, resta però un peccato che Suunto non abbia lasciato questa possibilità. Spero che in futuro ci sia margine di ripensamento.
Performance è la modalità che dovrebbe prediligere ogni acquirente di Race. Tutti i sistemi satellitari (GPS, GLONASS, GALILEO, QZSS, BEIDOU) a disposizione, Duan Band attivo. Precisa, molto precisa, non a livello di Vertical che è il punto di riferimento dell’intera categoria secondo the 5k runner.
Ho corso per mesi con Race e Vertical al braccio e se al Vertical do voto 10, Race, in questa modalità, merita un 9,5. Piccolissime differenze, niente che inficerà la distanza totale (le differenze sono sempre minime fra i due orologi, diciamo entro lo 0,5%).
Meravigliosamente bene dati altimetrici e calcolo del dislivello, dove i due orologi tendono a convergere.
La modalità Endurance, rispetto alla precedente, rinuncia solo al Dual Band, con un incremento autonomia a 50h. Ne vale la pena? Il decadimento prestazionale del tracking è tangibile. Per 10h in più?
La modalità Ultra, oltre a rinunciare al Dual Band, attiva anche una modalità di risparmio energetico del chip GNSS, pur mantenendo il tracking attivo di secondo in secondo. L’autonomia, in questo caso, è di 70 ore, ovvero tre giorni di attività. Anche in questo caso, dati veritieri, supportati dalle proiezioni che ho potuto effettuare su attività lunghe, MA.
Ma lasciatemi dire una cosa: se è questo mondo che bazzicate, il mondo delle Ultra o delle avventure di 3 o più giorni, state guardando l’orologio sbagliato: è al Vertical che dovreste puntare, un vero mostro (ad oggi tutt’ora imbattuto) di autonomia, soprattutto nella sua versione solare che si esalta proprio nelle modalità batteria meno energivore.
A maggior ragione, immagino che la modalità Tour sia qualcosa che non riguardi gli acquirenti di questo orologio. Davvero difficile trovarsi con così poca batteria da essere costretti a passare a questa modalità. Per dovere di cronaca, comunque, le ore di autonomia in questa modalità sono ben 140h, e ricordo che a discapito del nome che richiama una tranquilla passeggiata familiare, Tour è da utilizzare in condizioni estreme: lunghe spedizioni alpinistiche, o comunque attività dove la velocità è incredibilmente bassa.
NELLA CORSA
Partiamo da qui, visto che Race credo sia particolarmente adatto al podista, sia amatoriale che avanzato. Come detto, la modalità batteria che vi consiglio è quella Performance. Il chipset GNSS Dual Band di Sony svolge un lavoro egregio, anche nei percorsi cittadini o nel bosco. Nelle corse con più giri nel parco, le tracce saranno piacevolmente sovrapponibili.
Il sensore cardiaco, LifeQ nel caso di Race, funziona particolarmente bene. Nonostante sia lo stesso di Vertical, credo che almeno nel mio caso la cassa si adatti meglio al mio polso. Parte del merito va certamente anche al cinturino, su Race incredibilmente morbido e comodo.
Lo schermo è sempre perfettamente visibile. L’intensità dell’illuminazione diminuisce progressivamente quando non state guardando l’orologio, per poi riprendere tono nel momento in cui portate il polso verso di voi per controllarne i dati.
Una funzione simile è stata implementata anche per la mappa: se correte seguendo un itinerario, quando il polso non sarà rivolto verso di voi, il display entrerà in una modalità a risparmio energetico in cui lo sfondo sarà nero simil breadcrumb.
Anche su Race, come su Vertical, sarà possibile visualizzare la mappa cartografica solo in modalità Performance.
Gli unici momenti in cui vedere bene Race sarà meno facile, sarà quando correrete con il sole alto, in direzione della vostra ombra, praticamente interponendo la vostra testa fra sole e orologio, condizioni obiettivamente rare.
All’opposto: in condizioni di nuvolo, pioggia, imbrunire o notte, mi sono trovato a guardarlo anche senza motivo: è semplicemente una goduria per gli occhi.
Buone nuove anche per i corridori da tapis roulant. Arriva una funzione molto richiesta, ovvero la correzione della distanza corsa. I Suunto degli ultimi anni facevano conto solamente sulla calibrazione del sensore di movimento tramite il GNSS. Con le prime attività, camminando o correndo, l’orologio associava un determinato movimento del polso ad una data attività. Tramite un proprio algoritmo, quando si era a correre sul tappeto, attraverso l’accelerometro, stimava (anche abbastanza fedelmente) la distanza corsa.
Con Race è invece possibile, a fine attività, correggere l’esatta distanza, attingendo dai dati mostrati dal tapis. Lo stesso è possibile fare per l’attività vogatore e ciclismo indoor.
Per i corridori amanti dell’allenamento a intervalli, magari provenienti da altri marchi, Race può eseguire allenamenti personalizzati sulla base di ripetute semplici (configurabili direttamente dall’orologio) o strutturate in maniera più complessa (in questo caso, l’allenamento viene creato tramite Suunto App).
Dal mondo Suunto Plus vengono invece in aiuto due Suunto App particolarmente interessanti: Manual Intervals – Running Pace e Manual Intervals – Hills Reps, destinate rispettivamente ad allenamenti in pianura o in salita, come facilmente evincibile dal nome stesso.
Il primo Suunto Plus, Running Pace, ha una prima schermata di riscaldamento a tempo libero, sorpassabile premendo il tasto lap e innescando al contempo il primo intervallo, con in evidenza i dati chiave, premendo un’altra volta il tasto lap sarà invece visualizzata la schermata di recupero, con i valori dell’intervallo appena conclusosi e i dati del recupero stesso, mostrati in “carosello”.
Il secondo, Hill Reps, funziona in maniera analoga al primo, con una differenza: in questo caso è il dislivello il protagonista principale: viene mostrato infatti il dato di ascesa e l’NGP, ovvero il passo normalizzato in base alla pendenza.
Particolarmente utili anche il Cooper Test, che con uno sforzo massimale di 12′ stima Vo2 e tempi sui 10km, Anaerobic Threshold, test della durata di 30′ per stimare la propria soglia anaerobica, Sprint, per il conteggio automatico delle ripetute, innescato automaticamente al variare del passo e molti altri.
Difficile tenerne conto, visti i tanti Suunto Plus usciti, anche di recente, ma fra i tanti altri mi sentirei di consigliare di provare Running Economy, Cadence Coach, Half/Marathon Estimator. Servirebbe un maxi articolo a parte per mostrarvene le funzionalità.
NEL TRAIL e ULTRA TRAIL
Come detto sopra: ottimo tracking in modalità Performance, anche nel bosco più fitto. Letture cardiache in difficoltà se si usano i bastoni, per mere questioni fisiche, con maggiore possibilità, per la luce, di insinuarsi fra dispositivo e orologio. In questo caso, una fascia da petto o da braccio credo sia la soluzione necessaria se tenete ai vostri dati cardiaci.
Le 40h di attività continuative sono facilmente raggiungibili: considerate anche che l’utilizzo dell’orologio al di fuori delle ore maggiormente luminose, produce un consumo lato schermo molto inferiore.
Lato navigazione, inutile dire che lo schermo amoled, con colori così saturi, mette in risalto le mappe off line (e gratuite) messe a disposizione da Suunto a partire da Vertical. Lo zoom IN e OUT sulla mappa viene svolto molto comodamente tramite l’utilizzo della corona, dalla quale diffidavo prima di ricevere l’orologio e che invece mi ha sorpreso in positivo. Ma ne parliamo più approfonditamente dopo.
La creazione di un itinerario, direttamente da Suunto App, semplice e dalla sincronizzazione istantanea (anche durante l’attività, se in presenza di copertura dati) è probabilmente ciò che gli altri marchi invidiano di più a Suunto.
Aggiunta di waypoint personalizzabili (anche nel nome), PDI, navigazione turn by turn, navigazione del profilo altimetrico, l’immancabile allarme per allerta tempesta. Tutto ciò si può evidentemente mutuare anche per chi non pratica sport ma è solito fare lunghe escursioni in montagna.
Dal punto di vista delle mappe off line, nulla è cambiato rispetto al Vertical: orologio in carica, WiFi configurata (tramite l’app), si seleziona la regione o la nazione, a seconda del caso, da scaricare e si procede al download.
Anche in questo caso Suunto Plus Store offre applicazioni dedicate al mondo outdoor in generale. Per chi frequenta il mondo Ultra Trail, le nuove Suunto App Race Companion e Race Nutrition, potrebbero fare molto comodo.
Si basano entrambe sullo stesso concetto: la pianificazione di gara. Race Companion mostrerà a schermo, durante la gara, delle note che hai preventivamente dettagliato tramite Suunto App. Basata sulla distanza, è possibile mandare a video messaggi che ci indicano ciò che ci interessa auto notificarci: l’inizio di una discesa particolarmente tecnica, una base vita, un tratto in cui abbiamo preventivamente pianificato di spingere sul gas, etc.
Race Nutrition è invece un modo per cercare di domare uno dei peggiori nemici delle gare di endurance: l’alimentazione. Basata invece sul trascorrere del tempo, ci ricorderà – quando – mangiare – cosa. Anche in questo caso, il tutto dovrà essere preventivamente impostato da Suunto App.
Fronte escursionismo, è invece sicuramente gradita la Suunto App Weather Forecast, che mostra le previsioni del tempo per le ore successive a quella di inizio attività o Weather, con l’indicazione in tempo reale del grafico barometrico, l’ora del tramonto (o alba) prevista, e il tempo che manca ad essa.
IL NUOTO
Lo schermo amoled non è amico dell’acqua, quindi se lo sport che praticate è solamente il nuoto, vi consiglierei di comprare un altro orologio, spendendo anche molto molto meno.
Race fa il possibile, incrementando la luminosità in modo da rendervi la lettura meno difficoltosa, ma in acqua uno schermo MIP si comporterà comunque meglio, almeno durante l’atto della nuotata, con un angolo di visualizzazione così accentuato.
Se il nuoto è invece uno sport che praticate saltuariamente, Race fa certamente il suo dovere. Il conteggio delle vasche è preciso, esattamente come gli altri modelli di casa Suunto.
Ho avuto modo di nuotarci ben poco in acque libere, soprattutto su tracciati misurati. In particolare, in un triathlon svoltosi all’isola d’Elba, Race ha tracciato correttamente il campo di gara delimitato da boe, facendo registrare 1850m sui 1900m dichiarati dall’organizzazione.
Che sia una tranquilla nuotata in piscina o una gara in acque libere, se volete letture cardiache affidabili, è necessario indossare una fascia cardiaca. Per il sensore ottico dell’orologio è un compito troppo arduo, a meno di indossarlo sull’avambraccio. Ciò vale per Race, per gli altri Suunto e per quanto mi è noto, purtroppo anche per tutti gli orologi attualmente presenti sul mercato.
Due consigli per gli amanti del nuoto: nel Suunto Plus Store trovate Swim Timer e Direct Path.
Swim timer è un valido strumento di allenamento in piscina, mostrandoti i tempi sulle tue serie e aiutandoti con i tempi di recupero, Direct Path aiuta invece in acque libere per chi, come me, non è un campione nel mantenere una linea retta: una volta nuotato un determinato segmento d’interesse, premendo il tasto lap, la Suunto App misura la distanza in linea d’aria fra quell’esatto punto e l’inizio della nuotata, mostrando la differenza persa in zig-zag involontari.
NEL CICLISMO
Uno schermo così richiede di essere montato a manubrio, ed è il miglior consiglio che possa darvi. Certo vi dovrete dotare di una fascia cardiaca se vi interessa monitorare il cuore, ma avere sempre sott’occhio fino a 7 dati (più l’ora), naturalmente liberamente configurabili tramite Suunto App e soprattutto la mappa, è un vero piacere con questo orologio.
(la parte superiore dello schermo è nera perché gli schermi amoled sono timidi 😅. In condizioni di forte luminosità, mostrano alla fotocamera una fascia nera che va dall’alto verso il basso. Effetto “Moiré patterns”)
La visibilità dello schermo amoled, in questo caso, a mio parere se la gioca al 50% e 50% con gli schermi MIP e dipende da numerosi fattori. Il discorso è sempre il medesimo: se siete dei ciclisti incalliti (non è il mio caso), un computer da bici simile al Karoo 2 svolge un servizio sicuramente migliore, ma se usate la bici come allenamento complementare, il Race si fa usare con grandissimo piacere, soprattutto in accoppiamento con i Suunto Plus dedicati.
Quali consiglio in questo caso? Beh, Race Nutrition visto prima, è un buon compagno di allenamento se i km si fanno molti, ma anche Climb, che si innesca automaticamente ad ogni salita intrapresa, evidenziando il numero della salita, il grado di pendenza attuale, i metri di ascesa e la VAM (velocità verticale espressa in metri / ora), è utilissimo sia nei brevi allenamenti sia nei giri lunghi.
Se siete i fortunati possessori di un misuratore di potenza, potete invece sbizzarrirvi: Peak Power, Sprint, FTP Test, su tutte.
E SE PRATICHI ALTRI SPORT?
Race ti offre una serie praticamente infinita di sport: dal mermaiding al salto della corda, dallo snorkeling (con profondimetro con precisione di 10cm in 10cm) al parapendio (anche in questo caso, con Suunto Plus dedicato, Variometer), dal SUP all’immancabile Padel.
Poi ci sono nuovi Suunto Plus usciti di recente che, davvero, ti aiutano anche in palestra (Gym timer) o che so…con il conteggio quando giochi a tennis o a freccette. Battuta? No! Dai un’occhiata qui sotto.
Se sei completamente all’asciutto del mondo Suunto Plus, ti ricordo che sono app gratuite, scaricabili dal Suunto App Store direttamente sul tuo orologio e, per poterle utilizzare, dovrei preventivamente scendere nel menù opzioni della schermata di avvio e selezionarla dall’omonimo menù.
Una volta avviata l’attività, vedrai la Suunto App selezionata, realizzarsi semplicemente in una schermata in più rispetto a quelle della modalità sportiva prescelta.
BENVENUTA CORONA: COME CAMBIA L’INTERFACCIA?
Prima di vedere dal vivo l’orologio, l’ho visto in in foto. Ho odiato quella rotella a prima vista, senza nemmeno un perché, senza averla provata. E sbagliavo. La rotella è diventa presto corona, spiegandomi lei stessa il motivo della scelta fatta da Suunto.
Tutti gli orologi touch di Suunto usciti sinora (7 escluso), hanno avuto 3 tasti. Race non fa differenza, ma la corona offre possibilità che non avevo immaginato. Innanzi tutto, la rotazione della stessa libera i tasti alto e basso dallo scorrimento nelle rispettive direzioni, lasciando carta bianca per nuove implementazioni all’interazione con l’orologio. Quindi troviamo:
NELLA WATCHFACE
TASTO ALTO – breve pressione: accesso diretto all’ultima modalità sportiva utilizzata
TASTO ALTO -lunga pressione: accesso a una scorciatoia. Torcia, sveglia, timer, DND, accesso alle notifiche, alla mappa o ai comandi multimediali.
TASTO BASSO – breve pressione: accesso al pannello di controllo
TASTO BASSO – lunga pressione: accesso a una scorciatoia (le stesse del tasto sopra)
TASTO CENTRALE – breve pressione: accesso a un widget
TASTO CENTRALE – lunga pressione: accesso alle impostazioni
FUORI DALLA WATCHFACE
Tutto è comandato dalla corona: ci si muove all’interno della struttura del menù ruotando per salire o scendere e premendola per confermare.
Nonostante tenendola premuta si realizzi ancora la funzione back (indietro), vi è ora il tasto basso a svolgere questo ruolo. Se è vero che questa nuova configurazione tasti, di primo acchito, spiazza il cliente abituale, questo è senza dubbio un passo in avanti di Suunto o meglio, un passo nella direzione delle tante richieste in tal senso: senza cedere al quarto bottone, che avrebbe rovinato lo stile dell’orologio, ora vi è un tasto dedicato per la funzione back ed è assolutamente super comodo!
La trovo una soluzione così indovinata che spero che anche i futuri orologi adottino questa soluzione.
Come già accennato, la corona agisce anche da zoom IN e OUT mentre si è in modalità mappa o nel controllo del volume.
HRV E NUOVI WIDGET
HRV (VARIABILITÀ DELLA FREQUENZA CARDIACA)
Metrica di gran moda in questi mesi, la variabilità della frequenza cardiaca, misurata durante la notte, calcola il tempo che trascorre fra due battiti e misura il nostro livello di stress.
Non c’è un numero universale per definire un HRV buono e uno cattivo, è un parametro che varia da persona a persona, in funzione di molte variabili.
Si può affermare che un HVR basso è sintomo di uno stress psicofisico basso e un HVR alto definisce invece un organismo rilassato e in recupero. Ma…basso o alto rispetto a cosa?
Rispetto alla propria baseline. Una volta indossato Race, l’orologio si prende 14 notti per misurare l’HRV e definire il proprio intervallo di normalità.
Nelle misurazioni successive l’orologio paragonerà quindi il valore rilevato nel corso della notte precedente e il valore medio calcolato sui 7gg precedenti, definendo quindi la vostra HRV all’interno di un range e il vostro stato di recupero.
Da provare: io ho trovato grande riscontro fra quanto mostrava l’HVR e il mio stato di recupero percepito.
Tre widget per tenere sempre monitorati i vostri parametri di allenamento e recupero da esso.
Il primo mostra il recupero dal vostro allenamento tramite il Training Stress Balance. Il TBS definisce il carico di lavoro. Confronta il tuo allenamento di lungo termine (CTL) con quello di breve termine (ATL) per mostrare il livello di adattamento al carico di lavoro.
Il secondo mostra i vostri progressi, il livello di fitness, tramite il CTL (Chronic Training Load), descrivendo il carico di allenamento nel lungo termine.
Il terzo, Training Stress Score (TSS), indica il grado di difficoltà di una particolare attività, basandosi sull’intensità e sulla durata della stessa.
Tutti e tre i valori dei widget sono sincronizzati con Suunto App, dalla quale poterli monitorare nella sezione Training Zone e tengono ovviamente conto dell’utilizzo eventuale di più orologi.
MONITORAGGIO FASI SONNO
Questa suona molto Smartwatch, eh? Non è importante quanto tu sia uno sportivo hard core, il monitoraggio del sonno è diventata un dato di forte interesse. Un sonno di qualità consente un recupero ottimale e di conseguenza predispone ad affrontare gli allenamenti col giusto piglio.
Funzione, anche questa, molto richiesta, ecco quindi implementato il monitoraggio delle fasi. Al nostro risveglio l’orologio ci notificherà, oltre ai consueti valori di frequenza minima/media, ora di addormentamento, risveglio, etc, anche:
Sonno profondo
Sonno essenziale
Sonno REM
Tempo di veglia
HRV rilevato
RILEVAMENTO PISOLINO
Se davvero siete ossessionati dal monitorare DAVVERO tutto il vostro riposo, eccovi accontentati. Se dopo pranzo siete soliti coricarvi un’oretta, al vostro risveglio l’orologio vi notificherà il pisolino e la sua durata, tenendone conto nel riepilogo del sonno giornaliero e ovviamente anche nella corrispondente sezione di Suunto App.
Al contrario, se attivata, la notifica anti sedentarietà vi ricorderà che siete seduti da più di 2 ore e forse è arrivata l’ora di sciogliere le gambe.
E se avete paura di non svegliarvi dal pisolino, sappi che Race può configurare più di una sveglia. Finalmente!
FIND MY PHONE
Un altro occhio strizzato al mondo smartwatch. Non dite che a voi non capita di perdere il cellulare. Siete a casa, sapete che è lì, da qualche parte: sulla mensola, no sotto il cuscino del divano, no l’ha preso la bambina…e così via.
Con questa funzione vi guadagnate l’autonomia: anzichè farvi chiamare al cellulare da vostra moglie, risveglia il Race, tasto basso per entrare nel pannello di controllo e tap su Trova il mio telefono. Mica essenziale, ma molto comodo.
AUTONOMIA E TEMPI DI RICARICA
Paura dell’amoled eh? 😂 Rilassatevi. Come ho detto più sopra, dimenticatevi dell’autonomia di 24/36 ore di Suunto 7. Il sistema operativo Suunto è ben più efficiente di quello wearOS e gli schermi amoled di oggi sono meno energivori di quelli di qualche anno fa.
AUTONOMIA IN WATCHMODE
L’autonomia in modalità watchmode (orologio) è di 10-12gg veri. Io la raggiungo con tutto attivo, ovvero notifiche, monitoraggio risorse, monitor cardiaco 24×7, saturimetro, HVR e tutto quanto propone l’orologio di default.
A conti fatti, l’orologio perde quindi circa il 9-10% al giorno, senza allenarvi. Non è il Vertical, è chiaro, ma garantisco che in tanti mesi di utilizzo non ho mai avuto l’ansia da fine batteria. Ce n’è sempre a sufficienza per fare qualsiasi cosa vogliate, anche perchè l’orologio vi notificherà se il livello della batteria scende sotto i livelli di guardia.
AUTONOMIA IN ATTIVITÀ
E se in quei 10-12 giorni, come vi auguro, vi allenate? Race, durante l’attività outdoor (quindi con GNSS attivo) perde circa il 2,5% l’ora. Se svolgerete invece un’attività indoor come potrebbe essere palestra o tapis roulant, circa l’1,5% l’ora.
Se durante l’attività visualizzerete la mappa, il consumo sarà sensibilmente maggiore, ma nulla che debba realmente preoccuparvi. Potrete completare serenamente il 99% delle ultra che avete in testa, visualizzando costantemente mappa.
TEMPI DI RICARICA
Anche su questo argomento, Race mostra da vicino la sua parentela con Vertical. I tempi di ricarica sono sovrapponibili.
Se vi ridurrete a caricare Race dallo 0%, in 10′ avrete la batteria al 19%, in 20′ la avrete al 35%, in 30′ la avrete al 50%. In 1h arriverete a quasi il 90% di carica e per il 100% dovrete pazientare ancora un po’.
RISPETTO ALLA CONCORRENZA
Raramente su questo sito avete letto confronti con la concorrenza. Il motivo è semplice: esattamente come non c’è un paio di scarpe, un cellulare, un’auto perfetta per tutti, a maggior ragione non esiste l’orologio perfetto, che vada bene per qualunque sportivo (o non sportivo), visto che oltre all’oggetto in sè, è sempre da valutare la controparte complementare: Suunto App.
Questa volta il confronto lo faccio perchè è innegabile che nella scelta di qualsiasi cosa compriamo, la componente prezzo non è un fattore secondario ma anzi, determinante. E lo è tanto più è ampia la forbice di prezzo fra due prodotti.
Il concorrente più accreditato si chiama Garmin Epix, che è poi è un Fenix con lo schermo Amoled. Suunto Race, in fin dei conti, che cos’è? Questo, un Vertical con lo schermo amoled.
Vediamoli a confronto:
SUUNTO RACE
GARMIN EPIX Pro
SISTEMA OPERATIVO
Proprietario
Proprietario
CASSA
49mm
51mm
MATERIALE CASSA
Titanio
Polimeri fibrorinforzati con fondello in acciaio
SPESSORE
13,6mm
14,9mm
CINTURINO
22mm quick release
26mm quick release
DISPLAY
1,43” AMOLED – ZAFFIRO
1,40″ AMOLED – ZAFFIRO
RICARICA SOLARE?
NO
NO
RISOLUZIONE
466 x 466
454×454
PESO
69 gr.
98 gr. 😳
AUTONOMIA
40h in Dual Band
38h in Dual Band
TECNOLOGIA GNSS
Dual Band, con ricezione di tutti i sistemi satellitari
AUTONOMIA in watch mode
12gg
11gg
MEMORIA
32GB (16GB per Race Steel)
MAPPE
Mappe cartografiche offline
CONNETTIVITÀ
WiFi, bluetooth, NFC
WiFi, bluetooth, NFC e Ant+
INTERAZIONE
3 pulsanti (dei quali uno a corona)
5 pulsanti
MONITORAGGIO RISORSE UMANE
Sensore cardiaco al polso 24×7, saturimetro, HRV, monitoraggio sonno
LETTORE MULTIMEDIALE
SI, streaming da cellulare
SI, streaming da cellulare o offline
PREZZO
549€
1.149€
Come ogni appassionato sa, Epix è offerto da Garmin in molte versioni. Quella che ho preso in considerazione nel confronto qui sopra è quella che più si avvicina a Race, l’unica con schermo grande almeno 1,4″.
Certo Garmin offre davvero mille funzioni più o meno utili e futili fra le quali perdersi, ma stiamo parlando di un prezzo di oltre il doppio a parità di materiali. Beh, più o meno. Race è costruito in Cina e questo ovviamente mi dispiace, ma la qualità costruttiva è quella solita, almeno pari a quella del Vertical, made in Finland. Made in Cinland, l’ho chiamata.
Tra l’altro, Race è offerto anche in versione acciaio, leggermente più pesante e con 16gb di memoria anzichè 32gb, a 449 €. Se avete paura che 16gb siano pochi, tenete in considerazione che la Lombardia occupa 500mb. Fate due conti.
QUINDI, VERICAL O RACE?
Poniamo il caso che tu debba scegliere fra i due orologi e che non ti importi che Race costi 150€ in meno di Vertical nella versione acciaio (449€ contro 599€) e 250€ in meno nella versione titanio (549€ contro i 799€).
Non c’è una risposta univoca alla domanda che ho posto sopra: è semplicemente una questione di preferenze personali.
Ogni tecnologia ha i propri pro e contro, sta a te dare un peso specifico a ogni elemento presente sul piatto della bilancia e attendere di vedere dove questo penderà. Possiamo molto generalmente dire che…
VERTICAL, SE…
Se sei uno sportivo che pratica attività prevalentemente all’aria aperta. Se prediligi l’autonomia a ogni altro fattore, Vertical è la scelta perfetta per te, soprattutto nella versione solare. Dalle 60 alle 85 ore di autonomia in modalità Performance Dual Band, e un mese di batteria se utilizzato in modalità orologio, consentono di vivere sonno tranquilli dal punto di vista della necessità di ricarica, scendendo a un compromesso in termini di visibilità al chiuso o con scarsa illuminazione.
RACE, SE…
Se sei uno sportivo a tutto tondo, non sei un malato dell’autonomia infinita e per avere al polso un orologio con uno schermo definito, nitido e dai colori brillanti, scendi a compromessi con un’autonomia che è in ogni caso importante. I 12gg promessi in modalità orologio sono (con mio grande stupore, devo ammettere) veritieri (a seconde dall’utilizzo, è chiaro) e anche durante l’attività siamo a livelli impensabili solo fino a qualche anno fa. L’efficienza del SOC si realizza in 40h di autonomia in modalità Performance Dual Band (la stessa, identica, di Vertical).
Per quanto mi riguarda, io mi trovo esattamente a metà: le mie intestina sono ancora in subbuglio dopo diversi mesi di utilizzo. Dopo essersi abituati all’efficienza pazzesca di Vertical, scendere a compromessi, seppur ragionevolissimi, per godere di uno schermo che aimè, è fantastico, non è facile.
É pur vero che ad oggi parliamo di 40-60-80 ore di attività come se fossero noccioline, ma quante volte, in un anno, facciamo davvero attività extra lunghe?
D’altro canto, al di là di quanto tempo impiega un orologio per passare dal 100% a zero durante l’attività, è libidinoso essere consapevoli che possiamo anche non allenarci, non fare alcun tipo di attività e dimenticarci del caricabatterie per settimane.
Ma è anche vero che un conto era ricaricare l’orologio ogni giorno, come succedeva su Suunto 7, un altro è ricaricarlo ogni 10-12 giorni.
Quindi torno a dire: quanto vale, per te che leggi, uno schermo meraviglioso come quello di Race e quanto invece vale, un’autonomia che rasenta il superfluo, come nel caso Vertical?
Ognuno risponda per sè e decida se e come investire i propri soldi in uno fra questi due meravigliosi orologi di una Suunto che, per la seconda volta nel 2023, stupisce con effetti speciali.
PHOTOGALLERY
5 PRO E 5 CONTRO
PRO
CONTRO
Schermo brillante, definito e luminoso
Impossibilità di spegnere lo schermo durante l’attività
Nuova interazione, tasto back, scorciatoie, find my phone
Impossibiltà di attivare il touch durante l’attività
Autonomia (nonostante l’amoled)
Made in China
Widget dedicati ad HRV, allenamento e fasi del sonno
Nuovo packaging, inutilmente complicato
GPS e OHR molto precisi
Nessun riferimento alla sostenibilità del prodotto
DISPONIBILITÀ E PREZZI
Race sarà ordinabile da lunedì 17 Ottobre, almeno nella sua variante acciaio. Per la versione titanium sarà necessario aspettare qualche giorno in più.
Un ultima cosa: per te che hai al polso Vertical e per tutti coloro che un anno fa hanno comprato 9 Peak Pro. Non abbiate timore di essere dimenticati, lo ripeto, Race affianca l’offerta Suunto, non la sostituisce.
Durante l’autunno, sia Vertical che 9 Peak Pro riceveranno un importante update. Sul cosa conterrà, vi chiedo di usare un po’ di fantasia, ma una cosa si può già dire: entrambi gli orologi suindicati avvranno in monitoraggio dell’HRV, come ufficialmente affermato da Suunto stessa.