Suunto Vertical – THE BOSS IS BACK

Suunto si é fatta attendere, ma se questo è il risultato, ne é valsa la pena. Dalla Finlandia, è in arrivo l’orologio che fra pochi minuti vorrete avere al polso.


IL “SUUNTONE” CHE TUTTI STAVAMO ASPETTANDO

Vuoi un consiglio? Se hai fretta, torna più tardi. La scoperta di questo orologio richiede tempo. Fatti un caffè, mettiti seduto e goditi questo slow unboxing: cercherò di trasmetterti la stessa passione che ci ho messo io, nel corso di mesi di testing, svelandoti tutto quello che c’è da sapere, oltre i numeri che puoi trovare su altri siti.

Solo sette mesi fa era stata la volta di 9 Peak Pro: quasi lo stesso vestito del 9 Peak, un concentrato di novità al suo interno. Fra le tante, nuova interfaccia grafica, nuova CPU, Chip GNSS Sony di ultima generazione. Un orologio straordinario, lo sostengo anche oggi che sono qui a parlarvi di Vertical, ma non adatto agli amanti dell’orologio a da 49mm, cioè a tutti coloro che chiedevano un sostituto, nelle dimensioni, del 9 baro.

La nuova proprietà non si è fatta attendere per molto tempo: d’altra parte, una volta acquisita Suunto, era logico cercasse di bussare al parco clientela di altre aziende, composte principalmente da Coros, Garmin e Polar. Per farlo era necessario concepire un orologio capace di smuovere gli animi, cercando di eliminare o minimizzare i propri punti deboli e massimizzare i propri punti di forza. 

Ve lo immaginate il nuovo CEO, nell’HQ Suunto, domandare ai propri collaboratori e analisti di mercato, seduti ad un tavolo per discutere del futuro dell’azienda: “Oggi, chi compra dalla concorrenza, perchè lo fa? Perchè non sceglie invece Suunto?

Provo a rispondere io, basandomi su un mix di feedback degli utenti e su quello che è la mia percezione.


Beh, un primo motivo è rappresentato dalla grandezza dello schermo. Con 9 Peak e 9 Peak Pro in molti si sono lamentati di un display da 1,2″ che non rispettava i propri desideri e/o diottrie, seppur nel secondo caso, la leggibilità sia nettamente migliorata con 9 Peak Pro.


Un secondo motivo può essere rappresentato dalla mappe cartografiche. Suunto, smartwatch a parte, ha sempre sposato l’approccio breadcrumb: ovvero il crearsi un itinerario su Suunto App per poi seguirlo fedelmente: una linea tratteggiata (tu) che segue pedissequamente quella continua (la traccia).


Un terzo motivo potrebbe riguardare la tecnologia solare. Indubbiamente interessante e di tendenza, ricordiamolo, serve per estendere l’autonomia in condizione di grande illuminazione, all’aperto.


Aggiungo un quarto motivo, per gli sportivi più esigenti e tecnici: un chip GNSS dual band, che consente la massima precisione in particolari situazioni ambientali.


Tutte cose che i modelli più costosi di Garmin e Coros (solare a parte) avevano in esclusiva. Finora.

Fino ad oggi Suunto ha risposto con orologi dal design raffinato, robusti, dal software affidabile, dalla grande autonomia e semplici da usare, con una Suunto App che, come ho già scritto, con gli anni è passata dall’essere criticata dai propri clienti ad essere invidiata dei clienti di altri brand.

Torniamo per un attimo a quella riunione immaginaria nell’HQ Suunto, quando probabilmente è arrivato il momento in cui si sono fatti una seconda domanda: ” Siamo in grado di sfidare la concorrenza, creando un orologio con uno schermo più grande, mappe cartografiche, tecnologia solare, GNSS Dual Band, incrementando ancor più l’autonomia? “.  Pochi mesi dopo: ecco il Vertical.


PERCHÉ VERTICAL? 🤔

Suunto Vertical, non Suunto 9 G2, 10, Suunto X, etc. Cosa c’è dietro questa scelta? Probabilmente la voglia di tagliare col passato, di segnare un nuovo corso, di dare un segnale netto alla clientela, strutturando la gamma in maniera differente. I futuri orologi immagino daranno ulteriori indicazioni in questo senso. Avrebbe poco senso tornare alla “vecchia” numerazione dopo aver fatto esordire un nome, fra l’altro così pregno di significato.

Il significato, appunto: cosa ti ricorda Vertical? Di primo acchito a me ha fatto sovvenire l’Ambit 3 Vertical, non l’orologio meglio riuscito di casa Suunto, con cui fortunatamente le similitudini si fermano qui. Vertical richiama anche alla memoria la celebre Suunto WVW, ovvero la World Vertical Week, la settimana in cui tutti gli utenti Suunto, quest’anno tenutasi dal 27 di febbraio al 5 marzo, si sfidano a colpi di metri di dislivello, gareggiando ognuno per la propria nazione.

Soprattutto, però, Vertical immagino voglia fare da indizio a quale destinazione d’uso dovrebbe avere l’orologio, ovvero il mondo adventure-outdoor oriented.
Se sei uno che macina parecchi chilometri, di sviluppo ma anche di dislivello, probabilmente è un orologio che dovresti prendere seriamente in considerazione.

Due le versioni prenotabili da oggi e in spedizione dal 16 maggio: Vertical Black steel e Vertical Solar Titanium gray. Autoesplicative al massimo, differiscono fra loro per materiali utilizzati e presenza o meno della ricarica solare (e nient’altro).

Si, duecento € in più per il titanio e la ricarica solare, ne varrà la pena? La risposta la sai soltanto tu, io ti darò solo qualche elemento in più per fare una scelta maggiormente consapevole. Ok, scendiamo nel dettaglio.



CARATTERISTICHE TECNICHE E FISICHE, IN BREVE

Cassa da 49mm

Nuovo schermo MIP da 1,4″, risoluzione 280×280 pixel, protezione in zaffiro (anche non solare).

Spessore: 13,6mm.

Peso 74gr. per la versione Titanium(56gr. la sola cassa), 86gr. per la versione Steel (69gr., la sola cassa).

Capacità di archiviazione di 32 GB.

Connettività Wi-Fi e Bluetooth.

Chip GNSS Dual Band.

Barometro con profondimetro (fino a 10m, con di 10cm in 10cm).

Monitoraggio del sonno, risorse cardiache 24×7, saturimetro.

Strava Live Segment (disponibile molto presto)

Cinturini intercambiabili da 22mm “quick release.

Specifiche complete sul sito ufficiale.


UNO SCHERMO PER DOMARLE” (LE MAPPE)

Vertical porta al debutto un nuovo schermo, molto ben contrastato, 1,4″ di diagonale (Suunto 9 Baro, lo sportwatch più grande fino ad ora in gamma misura 1,34″), ad alta risoluzione (280×280). Scontato dire che è protetto da uno strato in zaffiro, così come accaduto su tutta la gamma 9 (ad eccezione del 9 no baro), da oggi l’ex ammiraglia Suunto.

Il risultato è uno schermo più brillante dei precedenti modelli, con colori più accesi. Non vi aspettate la saturazione dell’amoled di Suunto 7, è pur sempre uno schermo che deve dare il massimo nel suo utilizzo all’esterno, sotto la luce del sole e, contrariamente a quanto avviene con lo smartwatch di casa Suunto, se il Vertical dura un’infinità è anche merito della tecnologia di questi schermi.

Ho sempre ritenuto le mappe una sorta di capriccio. Mi sono sempre identificato nell’approccio Suunto, con navigazione breadcrumb, meravigliosamente binario: come probabilmente il 99% di voi, la gran parte delle volte corro nei pressi di casa mia, dove evidentemente non mi serve navigazione. Utilizzo la navigazione quando sono in luoghi di montagna magari vicini a me, ma sconosciuti, oppure in ferie. In questi casi, pianifico l’itinerario e seguo scrupolosamente la breadcrumb. Perchè dovrei uscire dal seminato? C’è un intoppo? Tiro fuori l’app, cerco una via alternativa e la carico “al volo” sull’orologio. Certo, serve avere il telefono con sè e che lo smartphone sia servito dalla connessione dati.

Una cosa è però certa: per poterne godere, serve spazio. Ecco perchè uno “schermone” da 1,4″. Utili o no, lo ammetto, le mappe sono un piacere da vedere e usare e si, lo ammetto, è veramente molto comodo averle a bordo. 😍

L’interfaccia grafica che ha esordito su 9 Peak Pro, che da oggi è ufficialmente il fratellino più piccolo di Vertical, è stata ovviamente ereditata anche da Vertical. Cosa significa questo? Che se su 9 Peak Pro, grazie al font “grassetto” vedevamo i campi dati grandi quanto sul 9 baro, su Vertical li vedremo ovviamente ancor più grandi: è un piacere per gli occhi.


MAPPE CARTOGRAFICHE

Porrò fine alla tua agonia e approfondiamo finalmente ciò di cui più ti interessa leggere: le mappe cartografiche.

Ho un’ottima notizia per te: l’implementazione mappe di Suunto è bellissima. Come dicevo in principio, Suunto si è fatta attendere, ma anche su questo fronte arriva sul mercato col proprio stile: mappe semplici da usare, decisamente user friendly e non guasta affatto, gratuite. Vediamo come funzionano, partendo dalle basi.

SCARICARE UNA MAPPA

Vertical viene consegnato senza alcuna mappa precaricata, con 32 GB a disposizione. Se volete saturarli scaricando mezzo mondo, nessun problema, se volete mantenere l’orologio più “leggero”, sappiate che le mappe sono scaricabili in relativamente poco tempo. Necessitate solo di una connessione Wi-Fi a cui collegarvi (anche l’hotspot del cellulare va benissimo) e una presa usb a cui collegare il caricatore dell’orologio. Vertical necessita infatti di essere sotto carica per poter procedere al download delle mappe tramite Suunto App.

Un esempio? prendiamo la Lombardia: scaricarla occuperà poco più di mezzo GB del vostro Vertical. Come si fa? Tanto banale quanto bello da fare.

Primo passo: connettersi alla rete Wi-Fi attraverso la Suunto App: menù orologio, in alto a destra scegliere Reti wireless, Aggiungi una rete, senza dimenticarti di mettere l’orologio sul caricabatterie, vicino al router wireless.

Selezioni la rete che ti interessa, inserisci la password et voilà, Vertical è collegato al Wi-Fi.

A questo punto, tappa sulla scheda Mappa, premi il tasto + e scaricare la/le mappa/e che ti interessano. L’app mostra prima la mappa della regione / nazione più vicina a dove ti trovi, nel mio caso la Lombardia.

Selezionala e premi sull’apposito pulsante azzurro per scaricare la mappa sull’orologio.

Pochi secondi dopo, l’orologio ti avviserà di aver iniziato il download della mappa. Il processo sarà tanto lungo quanto la grandezza della mappa. Per farti un’idea, il download della Lombardia, nel mio caso, ha impiegato circa 30′.

Nel caso ti servissero più regioni contemporaneamente presenti su Vertical, vuoi perchè abiti su un confine, per lavoro o semplicemente perchè vi va, potete ovviamente scaricarle: basta selezionarle come descritto sopra e lasciare lavorare l’orologio. Il consiglio personale è quello di scaricare solo le mappe necessarie: occupare inutilmente spazio su un qualsiasi dispositivo di memorizzazione non è mai una scelta che porta vantaggi.

INTERAGIRE CON LA MAPPA

Ve l’ho già detto, l’implementazione di Suunto è davvero ben fatta. Una volta scaricata la mappa e avviata l’attività (se volete provarla fuori dall’attività è comunque disponibile la funzione Mappa, come prima opzione del menù accessibile tramite il tasto inferiore), la troverete semplicemente precaricata. La possibile interazione:

  • Pulsante superiore: pressione breve: Zoom IN, pressione lunga: Zoom OUT.
  • Pulsante centrale: pressione breve: passaggio a schermata successiva, pressione lunga: accesso alla funzione che permette di spostarti manualmente sulla mappa nei 4 punti cardinali.
  • Pulsante inferiore: accesso al menù di Opzioni Navigazione, per cambiare stile mappa (sono tre a disposizione), vedere la vostra posizione in termini di LAT e LONG, selezionare un PDI, un itinerario ed altre funzioni ancora.

NOTA BENE: spostarsi sulla mappa può essere fatto semplicemente tramite touch, sempre attivo nella modalità batteria Performance, o attivabile dall’apposito menù nella modalità batteria personalizzata.

Come si evince facilmente dalle foto, le mappe sono di derivazione Openstreetmap (anche migliorabili da te, giova sempre ricordarlo), complete di curve di livello e ovviamente a colori. É il primo rilascio da parte di Suunto e credo vedremo ulteriori miglioramenti con i prossimi update.

Meraviglioso è poi fermarsi all’aperto e guardare la mappa. Se durante lo Zoom IN e lo Zoom OUT (con scala da 25, 50, 100, 200 e 500m) si può notare la fluidità di azione di Vertical, è ruotando su se stessi e affidandosi alla bussola che si può notare la velocità di reazione con cui l’orologio segue il nostro movimento. Provate a farlo con un orologio della concorrenza.

Che altro c’è da dire? Ah si, il consumo. Confesso, ero veramente preoccupato, da amante della breadcrumb, che la navigazione su mappa potesse abbattere l’ottima autonomia di questo orologio. Sebbene dipenda ovviamente da molti fattori, potrete tranquillamente affrontare delle Ultra trail visualizzando il 100% del tempo la mappa. L’autonomia non sarà mai un problema. Nelle proiezioni dei miei test più lunghi, 1h di mappa sempre attiva consumerà solo il 2% in modalità Performance.


LA TECNOLOGIA SOLARE: VALE 200 € IN PIÙ?

Domanda spinosa. Ad oggi non esista tecnologia che consenta di dimenticarsi del cavo di ricarica, o almeno non su questo tipo di orologi. L’energia fornita dal sole consente di supportare la carica dell’orologio, consentendogli di scaricarsi in maniera più lenta. C’è un però, ed è un buon però.

Il testing degli orologi avviene durante molti mesi, in qualsiasi condizione atmosferica. Gli strumenti di analisi che abbiamo a disposizione riescono ad estrapolare dati in maniera molto precisa, fra i quali anche l’andamento del consumo della batteria.

Proprio durante queste analisi è emerso che l’orologio, in condizioni di particolare luminosità, (mi è successo ad esempio durante un’uscita di scialpinismo, in pieno sole), in determinati momenti riesce a immagazzinare più energia di quanta ne consumi, ovvero a ricaricarsi. Si trattava di un’ attività GPS, nella quale il consumo è ovviamente elevato se paragonato a quello dell’orologio mentre è in modalità ora.

Ho quindi provato ad esporre Vertical in quest’ultima modalità sul tavolo del giardino di casa, in pieno sole per alcune ore e (non più) con grande sorpresa, ho visto la percentuale batteria crescere.

Com’è possibile? É possibile. L’apporto del pannello solare è minimo, ma in condizioni ideali, grazie all’irrisorio consumo offerto da SOC dall’elevatissima efficienza, può accadere.

Ha senso caricare l’orologio in questo modo? NO, è qualcosa fine a sè stessa, che si fa a mero titolo sperimentale, ma è indubbiamente un piacere, tecnologicamente parlando, vedere in che direzione stiamo andando.

Fintanto però che l’orologio dovrà essere tolto dal polso ed esposto alla luce diretta per caricarsi, obbligandoci a possedere un cavo di ricarica, non possiamo considerarlo un vero game changer. In questa stagione però non è assolutamente raro che sul Vertical solare io veda la stessa percentuale batteria dalla mattina alla sera (salvo attività).

Poniamo un caso assurdo? Se uno lasciasse il Vertical solare su un comodino sufficientemente irradiato dal sole e lo usasse solo per allenarsi, non dovrebbe mai caricare l’orologio. Ha senso usarlo così? Personalmente, no. Ma se uno volesse, è confortato dall’avere questa possibilità.

Prima di parlare di autonomia, in senso più generale, spero tu ti sia chiarito meglio le idee rispetto alla domanda di questo capitolo. Quindi, vale 200 € in più? Valuta tu, considerando anche materiali e peso: come scritto in premessa, Solare e non solare significano anche, rispettivamente, titanio e 74gr., contro acciaio e 86gr.

É facile prevedere che la versione titanio-solare sarà la più ambita. Se sei un nerd incallito, se sei un amante di quella tecnologia, se a livello cromatico si confà maggiormente ai tuoi gusti, se cerchi il massimo della leggerezza, la scelta è fatta. É però vero che dal punto di vista di chi scrive, 600 € per un Vertical, rinunciando al solare e accettando di vestire qualche gr. in più, sono un affare clamoroso.

Ok, passiamo all’autonomia. Solare o non solare, Vertical sta per strabiliarti.


MODALITÀ BATTERIA E AUTONOMIA

Te lo dico subito, così mi tolgo il pensiero: Vertical è il nuovo punto di riferimento della categoria. Difficile confrontare con la concorrenza ogni casistica d’uso possibile, ogni esatta configurazione, ma mediamente parlando, sei di fronte all’orologio che con la migliore autonomia GNSS sul mercato.

Vertical, come tutti i Suunto più recenti, utilizza 4 modalità batteria predefinite, anche modificabile durante l’attività.

Raccolta la mandibola da terra, passo a quest’altro spiegone. Prima di tutto due cose che mi preme precisare, secondo me due armi affilatissime di Vertical.

LA PRIMA: la vedete, in elenco, la modalità Resistenza? Ecco, single band, fix 1 secondo, tutti i sistemi satellitari attivi: è esattamente la modalità Performance di 9 Peak Pro, un orologio del quale si apprezza particolarmente la bontà della traccia. La differenza è che se con il 9 Peak Pro possiamo contare su 40 ore di autonomia, su Vertical le ore diventano 90 (fino a 140 ore per la versione solare). Da oltre 3 giorni e mezzo a quasi 6 per il Vertical solare.

LA SECONDA: scendete di una riga, modalità Ultra: continuiamo il parallelo con 9 Peak Pro: single band, fix a 1 secondo, tutti i sistemi satellitari attivi, ma in questo caso il chip GNSS si disattiva per 0,5 secondi ogni secondo. Chiamata Resistenza su 9 Peak Pro, qui si chiama Ultra. Se un domani avrete la fortuna di avere un Vertical al polso, vi invito a provarla: quanto a precisione scende a ben pochi compromessi quanto a qualità della traccia. Con un’autonomia da 140 a 280 ore, potete tranquillamente fare il Tor des Geants da ultimo senza MAI caricare l’orologio. Incredibile, vero?

Assolutamente non la mia preferita, ma prima di passare a Performance (che lascio volutamente per ultima), diamo un’occhiata anche a Tour, una modalità pensata principalmente per le spedizioni estreme, dove le velocità di spostamento sono molto molto basse. Su Vertical, il tempo di campionamento di un punto GNSS scende a 105 secondi, che si traducono in un’autonomia di 500 ore per il Vertical non solare e in un’autonomia idealmente infinita per la versione solare.

Per completezza, a queste 4 modalità, come già sa chi utilizza un Suunto, si aggiunge una quinta modalità personalizzata, con la quale cucirsi addosso l’autonomia sulla base delle proprie necessità. É quindi possibile, ad esempio, spegnere lo schermo in modalità Performance ed Endurance (si riattiva ad ogni autolap o premendo un tasto e si disattiva dopo pochi secondi), attivare la retroilluminazione, il touch sulla mappe, la retroilluminazione e così via.

Per i più tecnici, come per 9 Peak Pro, su Vertical non c’è traccia della tecnologia Fused Track, superata dalla possibilità di tenere il chip GNSS in ricezione, ogni secondo.

Dulcis in fundo, la modalità Performance, il capolavoro di precisione di Vertical: da 60 a 85 ore di autonomia, straordinario anche in questo dato, tutti i sistemi GNSS attivi, fix a 1 secondo e GNSS Dual Band.


GNSS DUAL BAND: MA CHE SIGNIFICA?

PRECISIONE GPS

Prima un brevissimo inciso per non rischiare di perderci con le sigle:
GNSS equivale Ovvero Global Navigation Satellite System. É ciò che normalmente chiamiamo GPS e identifica la tecnologia con quella dei satelliti in orbita attorno alla terra forniscono una posizione attraverso delle coordinate (latitudine, longitudine, altitudine).

Fanno parte del GNSS, diversi set di satelliti: il GPS (Global Positioning System), statunitense, il GLONASS russo, GALILEO, europeo e ultimo in ordine di comparsa nei cieli, il BEIDOU cinese.

Qualche giorno fa, mentre i leaks di Vertical si moltiplicavano, ha fatto clamore un articolo del famoso recensore the5krunner, il quale ha scritto di un misterioso orologio che ha ottenuto il miglior punteggio in termini di precisione GNSS, con grande margine. Indovinate qual era lo sportwatch in questione. Indovinato.

Suunto è da tempo abituata a fornire dispositivi GNSS con un alto grado di precisione. Ci sarà la giornata buona e la giornata meno buona, ma si può affermare con sicurezza che il tracking è davvero preciso e con 9 Peak Pro erano già stati raggiunti dei risultati veramente notevoli.

Vertical non vuole però essere da meno e per l’ennesima volta, anche in questo caso, l’attesa è valsa la pena. Ci sono già orologi dual band sul mercato, ma l’implementazione Suunto sembra aver dato i risultati migliori.

Dual Band, dicevamo: credo vi sia noto che uno dei problemi peggiori per la tecnologia di posizionamento satellitare è il “rimbalzo” del segnale su ostacoli attorno a te, ad esempio edifici, soprattutto se molto alti. Fino ad oggi gli orologi Suunto hanno funzionato esclusivamente con GNSS con Banda L1 (9 Peak Pro incluso), Vertical porta al debutto un chip GNSS che supporta anche la banda L5. Spiegato in un’immagine:

A sinistra, Singla Band (o Frequency) L1, a destra Dual Band L1/L5

COSA CAMBIA CON SUUNTO VERTICAL?

Che sia un ostico percorso urbano, numerosi giri al parco vicino a casa vostra o un sentiero in un bosco fitto, la modalità Performance è sicuramente quella che darà risultati migliori e una traccia più pulita. Molte volte mi sono divertito a prendere leggere deviazioni, magari in prossimità di una fontana o punti mappa a me familiari, per poi rivedere dall’applicazione la bontà della traccia di Vertical.

Fa quasi dispiacere vedere avvicinarsi così velocemente la perfezione. Avere sempre meno margine per avvicinarsi al 100%, equivale a stupirsi sempre meno.


AUTONOMIA IN MODALITÀ OROLOGIO

Anche in questo caso, visto che il Vertical è parente stretto di 9 Peak Pro quanto a efficienza, ma come facilmente intuibile, ha anche una batteria decisamente più capiente, l’autonomia fuori dall’attività è pazzesca.

Non che sia un utilizzo auspicabile, ma in assenza di allenamento GNSS, Vertical ha un’autonomia grandiosa. Anche in questo caso, le configurazioni che si utilizzano possono incidere notevolmente sul risultato finale (pensate ad esempio alle notifiche: ricevere 100 messaggi al giorno o non riceverne, cambia sensibilmente il dato finale), ma in condizioni normali i dati sono incredibili:

  • Modalità orologio, con monitoraggio cardiaco 24/7, 30 giorni per Vertical non solare e fino a 60 giorni per Vertical solare.
  • Modalità orologio, senza monitoraggio cardiaco 24/7, 60 giorni per Vertical non solare e durata infinita per Vertical solare.

TEMPI DI RICARICA

Solare o non solare, abbiamo già detto che salvo utilizzi bizzarri del solare, l’orologio andrà ricaricato. Il caricabatteria è il medesimo di Suunto 9 Peak Pro (e sottolineo quindi che il caricatore di 9 Peak NON è compatibile, anche se apparentemente lo è).

Come mio solito ho fatto alcuni test di ricarica ripetuti nel tempo, in modo da darti un’idea di cosa aspettarti.

Riassumiamola così: Da 0 al 50% in 30′, carica sufficiente per farti fare quasi il giro di tutto il globo terracqueo (cit.).

Scherzi a parte, i tempi di ricarica di Suunto 9 Peak Pro sono distanti, ma come detto più volte, anche la grandezza della batteria è notevolmente maggiore.

Come ogni batteria, si carica tanto più velocemente quanto il livello è basso. Raggiungiamo quindi il 50% in 30′, non basterà invece un’ora per caricarlo al 100%.


UNO SGUARDO ANCHE A…

SENSORE CARDIACO AL POLSO

Croce o delizia, a seconda dell’utilizzatore. Io mi posiziono al centro, ma è ormai noto come la precisione della lettura cardiaca sia fortemente influenzata dalle caratteristiche anatomiche del proprio polso.

Vertical monta l’evoluzione del lettore LifeQ di 9 Peak Pro, al mio polso parecchio preciso. Contro la fisica però non si può nulla, quindi un orologio più pesante e con un profilo più alto potrà, a parità di sensore, andare in crisi prima, in funzione dello sport praticato e delle modalità di utilizzo. Prendiamo ad esempio la corsa: avete mai fatto caso a quanti stili di corsa esistono? Le letture di un polso di un corridore il cui braccio oscillerà molto, saranno più difficili rispetto ad un runner con una tecnica di corsa in cui il braccio rimane molto più vicino alla spalla e quindi stabile.

Ho utilizzato Suunto Vertical in camminate, corse, corse in montagna, virtual riding (Zwift, per capirci), scialpinismo, trekking e nuoto in piscina.

Ci sono tester con letture perfette, addirittura anche negli allenamenti a corpo libero, dove il polso è sollecitato moltissimo. Non è il mio caso, ho trovato difficoltà a trovare il perfetto setup per delle letture ottimali. Senza ombra di dubbio, le letture migliori le ottengo con un cinturino a velcro. Così come accaduto con 9 Peak Pro e i suoi predecessori, il cinturino al velcro mi permette di avere letture quasi sempre precise anche in piscina, caso d’uso terribile per un lettore ottico.

WIDGET METEO

Un altro graditissimo passo in direzione delle richieste degli utenti è il widget della meteo. Schermata principale con l’indicazione della temperatura attuale ed il range min. – max., meteo attuale, velocità e direzione del vento.

Scorrendo il widget verso il basso mostra le previsioni di ora in ora, sulle successive 8. E di nuovo, temperatura percepita, umidità, probabilità di precipitazioni, vento, velocità raffiche e infine, un graditissimo indicatore della qualità dell’aria, aspetto che purtroppo ci riguarda sempre più da vicino.

SUUNTO PLUS: COSA C’É DI NUOVO?

Il mondo Suunto Plus si evolve ancora e arrivano le tre cose più richieste dalla clientela:

  • Possibilità di attivare (o cambiare) Suunto Plus ad attività iniziata.
  • Possibilità di usare fino a due Suunto Plus per ogni attività.
  • Il (o i) Suunto Plus attivati vengono ricordati. É quindi possibile, per esempio, creare una modalità sportiva di corsa personalizzata per le ripetute e tenere “salvato” il Suunto Plus preferito (Sprint o Manual Intervals) o fare in modo che la modalità Escursione ricordi i Suunto Plus Weater e Safe.

MODALITÀ TORCIA

Accessibile dal menù inferiore, quando ci alziamo di notte, che sia a casa o che sia in rifugio, ora abbiamo un valido aiuto per cercare di non finire per terra.

Non un’incredibile scoperta, ma piccole attenzioni sempre molto apprezzate.

SUUNTO APP TRAINING ZONE – PANORAMICA

Non sarà sfuggita ai più attenti. Da qualche settimana è comparsa una nuova scheda, “Panoramica”, all’interno di “Training Zone” di Suunto App, un nuovo strumento di analisi del proprio allenamento.

Nella parte superiore troviamo i consigli del Suunto Coach, che dà indicazione su allenamento, recupero e progresso, basandosi sui dati delle ultime 6 settimane di allenamento, commentando il lavoro svolto da molteplici punti di vista.

Suunto Coach terrà in considerazione praticamente qualsiasi dato a lui noto, analizzando carico di allenamento, intensità (basata su frequenza cardiaca, andata e potenza), volume e impatto.

Assolutamente non di minore importanza, presenti anche la sezione Recupero e progresso della forma fisica.

Metriche che gli sportivi più evoluti sono abituati a vedere in piattaforme di terze parti, molto spesso a pagamento. Bello che Suunto voglia racchiudere all’interno della propria App anche questo, cercando di rendere accessibile ogni dato all’interno del proprio ecosistema.


L’OFFERTA VERTICAL

Ho letto che qualcuno si è affrettato a definirlo il vero erede di Ambit 3 Peak (?). Personalmente ritengo che l’effetto nostalgia tenda a far emergere solo i pregi di ciò che è da tempo relegato ai bei tempi andati e pur avendo anche io avuto un Ambit 3, non sono fra coloro che lo rimpiange.

Vertical ne raccoglie però l’eredità spirituale: nasce consapevole di essere un orologio di vertice, con tutti i presupposti per spaccare il mercato e giocarsela ad armi pari (anzi…) con gli avversari.

Naturalmente Made in Finland, prodotto utilizzando il 100% di energia rinnovabile , con impronta di Co2 di 6,59kg, interamente compensati. 🌱

Chi vuole scommettere con me che questo orologio andrà sold out dopo pochi giorni? Prezzo aggressivo, autonomia da sogno, la migliore precisione GNSS presente sul mercato, mappe cartografiche di tutto il mondo, gratuite e scaricabili wifi senza bisogno di cavetti, con un’opzione solare per chi non si accontenta.

Dunque due versioni, come ampiamente già detto:

Un orologio per chi cerca il massimo, in versionecassa grossa“, un must have come pochi, con ancora un grande potenziale inespresso. Non è una supposizione, è un dato di fatto: sono già in test molte novità parecchio interessanti e richieste.

Direi che per il momento è tutto. Goditi la photogallery e se ti è piaciuta la recensione, se ti va, offrimi un caffè attraverso il pulsante in alto a destra. Alla prossima!

Grazie per il tuo tempo !
Saketo Nemo

SUUNTO 🔺 LOVERS : IL RADUNO

IN PALIO n°4 Suunto 9 Peak Pro, n°4 Suunto 9 Peak, n°4 Suunto 5 Peak e n°3 fasce cardiache. Prova a vincerli !


ISCRIZIONE AL RADUNO SUUNTO LOVERS

ISCRIZIONE ALLE GARE MALLARE COSTALUNGA TRAIL



Quale giorno migliore di quello di San Valentino per proporvi un raduno fra tutti gli amanti di Suunto? 😍

Dove: A Mallare (SV)
Quando: Domenica 16 Aprile 2023
Perchè: É l’occasione conoscerci, fare una corsetta assieme e scambiare quattro chiacchere sui nostri orologi, magari tornando a casa con qualche gadget Suunto.

L’idea è quella di creare un evento che si svolga (se possibile) con cadenza annuale, ogni volta in un posto nuovo, in concomitanza con una gara di corsa.

Cominciamo quest’anno con il tris di gare Costa Lunga Trail proposto da Mallare Outdoor, che si terrano appunto a Mallare (SV) e permetteranno di misurarsi su 3 distanze:
LA LUNGA, 30 km per 1480m di dislivello; GPX
LA MEDIA, 17 km per 740m di dislivello; GPX
LA CORTA, 11 km per 480m di dislivello. GPX

Per chi verrà con famiglia, presente anche la camminata di 5km.

Su www.mallareoutdoor.org, sono disponibili tutte le informazioni riguardo alle tre gare. Intanto, eccovi la locandina dell’evento e il link per iscriversi ad una delle tre gare.


Per alcuni sarà comodissima da raggiungere, per altri molto meno e andrà (forse🤭) meglio la prossima volta.

Iscriversi e partecipare a una delle tre gare (30-17-10KM), con un orologio Suunto al polso, è obbligatorio per avere diritto a partecipare all’assegnazione di uno dei 12 orologi Suunto, assegnati in base alla classifica dei soli iscritti al raduno.

Tre fasce cardiache saranno invece assegnate in base alle classifiche di altrettati segmenti Strava, appositamente creati.

COME ISCRIVERSI

Al radunto Suunto Lovers si può iscrivere gratuitamente chiunque abbia un orologio Suunto al polso e un account Suunto App, semplicemente registrandosi all’evento (link più in basso).

BUFF DELL’EVENTO

Al momento dell’iscrizione è possibile scegliere di prenotare il buff (scaldacollo) dell’evento, al costo di 6€, da versare direttamente al raduno. Ne trovate anteprima all’interno della pagina di iscrizione.

L’acquisto del buff avrà anche un risvolto sociale: la differenza fra quanto raccolto e il costo che ho sostenuto per la stampa dei buff, sarà devoluta in beneficenza alla ONLUS Tinnamoreraidime. Naturalmente, a evento avvenuto, nè darò conto con scansione di fattura di acquisto e bonifico direttamente su questa pagina.

PROGRAMMA

SABATO 15 APRILE 2023
In tarda mattinata, per i presenti, breve e tranquilla sgambata di sopralluogo del percorso gara. Nel pomeriggio, ritrovo per distribuzione buff e quattro chiacchere in compagnia. Dettaglierò presto luoghi e orario di ritrovo.

DOMENICA 16 APRILE 2023
Dalle ore 08.00 alle 08.30, ritrovo Suunto Lovers presso la partenza delle gare e distribuzione buff.
Dalle ore 09.00, partenza gare e buon divertimento a tutti.

Ad orario da definire, ma in ogni caso appena terminata la gara di tutti gli iscritti al raduno, premiazioni sulla base di quanto indicherò nel regolamento.


I PREMI – GLI OROLOGI


Per gentile concessione di Suunto Italia, come già scritto più sopra, avremo 12 orologi. Oltre ad essere iscritti al raduno Suunto Lovers, sarà necessario partecipare e iscriversi ad una delle tre gare (30 km, 17 km o 10 km).

  • LA LUNGA – 30 km – N° 4 Suunto 9 Peak Pro (ai primi due maschi e femmine)
  • LA MEDIA – 17 km – N° 4 Suunto 9 Peak (ai primi due maschi e femmine)
  • LA CORTA – 11 km – N° 4 Suunto 5 Peak (ai primi due maschi e femmine)

I PREMI – LE FASCE CARDIACHE

Inoltre avremo n.3 fasce cardiache Suunto Heart Rate Belt, da assegnare sulla base di altrettanti segmenti Strava appositamente creati.

  • SuuntoLovers #1 – I primi 100m d+ : dedicato ai Suunto Lovers che correranno le gare più lunghe, 17 e 30km. Non appena partiti, lasciata la Strada Provinciale, comincerà una salita. Su quei primi 100m di dislivello positivo, vi giocherete la prima fascia cardiaca messa a disposizione.

  • SuuntoLovers #2 – Fall down: anche questo dedicato ai Suunto Lovers che correranno le gare da 17 e 30km, parte dopo circa 2,7km dalla partenza. Non puoi sbagliare: dall’inizio della prima discesa a quando la strada torna a salire.
    Dai tutto ma ricordati di prestare attenzione e soprattutto rispettare gli altri!

  • SuuntoLovers #3 – I 6km dell’Eremita: Suunto Lovers della 11km: questo è tutto per voi. Dopo Circa 4km dalla partenza, in corrispondenza della Trattoria “La Ferriera”, fate del vostro meglio sui 6km successivi, fino alle porte della città di Eremita e aggiudicatevi l’ultima delle 3 fasce a disposizione!

REGOLAMENTO

art.1 – ORGANIZZAZIONE

1.1 Suunto Lovers è un raduno spontaneo fra atleti amatoriali che si svolgerà fra sabato 15 Aprile 2023 e domenica 16 Aprile 2023, in concomitanza con le gare di trail running organizzate a Mallare (SV) da Mallare Outdoor.

1.2 L’iscrizione al raduno non ha nulla a che fare con l’iscrizione a una delle gare di Mallare Outdoor che dovranno invece essere perfezionate sulla relativa piattaforma WEDOSPORT. Ovviamente, anche l’eventuale organizzazione e onere del pernotto sarà a carico del singolo iscritto.

ART.2 – ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTO

2.1 Il raduno si terrà in conformità al presente regolamento e a eventuali modifiche pubblicate sul sito www.saketonemo.it.

2.2 Con l’iscrizione al raduno ogni partecipante è responsabile per sè stesso e si impegna ad accettare e rispettare il presente regolamento, liberando l’organizzatore da ogni responsabilità civile o penale di qualsivoglia tipo o genere. A mero titolo di esempio indicativo e non esaustivo, l’organizzatore non è responsabile per eventuali malori, incidenti o danni a persone o cose, occorsi prima (sabato 15 aprile 2023), durante (domenica 16 aprile 2023) e dopo l’evento.

2.3 L’organizzatore non si assume in alcun modo la responsabilità di conduzione dei partecipanti, i quali prenderanno parte al ritrovo assumendosi ogni responsabilità personalmente e dichiarano di essere ben consapevoli dei rischi e del necessario grado d’impegno fisico per potervi partecipare e con l’accettazione del regolamento, dichiarano altresì di avere le capacità idonee a potervi partecipare.

2.4 In caso di annullamento del Raduno Suunto Lovers per qualsiasi motivo, nulla potrà essere imputato all’organizzatore dell’evento.

ART.3 – ISCRIZIONE AL RADUNO

3.1 L’iscrizione è GRATUITA e possibile esclusivamente tramite il link in fondo al presente regolamento.

3.2 Per iscriversi e partecipare al raduno Suunto Lovers è necessario possedere un orologio Suunto e un account Suunto App ad esso collegato.

3.3 Buff commemorativo dell’evento: al costo di 6 €, è possibile avere un buff Suunto Lovers. Il pagamento e il ritiro del buff avverà esclusivamente in loco.

3.4 La differenza fra ricavato e costo sarà devoluto alla ONLUS Tinnamoreraidime. A seguito dell’evento sarà pubblicata fattura di acquisto dei buff e la ricevuta del bonifico all’associazione di cui sopra.

3.5 L’iscrizione si riterrà completata nel momento in cui ne riceverai conferma tramite email dall’indirizzo mittente “saketonemo@gmail.com”. Le richieste sono gestite “manualmente”, potrebbero quindi passare più di 24h prima di vedersi recapitare la mail di conferma.

3.6 Le iscrizioni termineranno il 15 Aprile alle ore 12.00.

ART.4 – ASSEGNAZIONE PREMI

4.1 Gli iscritti al raduno concorreranno all’assegnazione degli orologi e delle fasce cardiache Suunto messi a disposizione da Suunto Italia, a patto di:
– Risultare iscritti al raduno Suunto Lovers;
– Risultare iscritti ad una delle classifiche delle gare Mallare CORTA, MEDIA o LUNGA e finisher.

4.2 I PREMI

– I 12 orologi a disposizione saranno assegnati secondo il seguente criterio:
LA LUNGA – 30 km – N° 4 Suunto 9 Peak Pro (ai primi due maschi e femmine)
LA MEDIA – 17 km – N° 4 Suunto 9 Peak (ai primi due maschi e femmine)
LA CORTA – 11 km – N° 4 Suunto 5 Peak (ai primi due maschi e femmine)

– Le tre fasce cardiache a disposizione saranno assegnate tra gli iscritti al raduno Suunto Lovers che risulteranno dalle seguenti classifiche di segmento Strava appostivamente creati:
SuuntoLovers #1 – I primi 100m d+
SuuntoLovers #2 – Fall down
SuuntoLovers #3 – I 6km dell’Eremita

Maggiori dettagli in questa pagina, alla voce I PREMI – LE FASCE CARDIACHE.

4.3 I premi saranno distribuiti esclusivamente ai presenti alla premiazione. In caso di assenza dell’avente diritto, sarà premiato l’iscritto immediatamente seguente in ordine di quella specifica classifica.

4.4 Per ognuna delle tre gare saranno assegnati 4 orologi, 2 per genere. Nel caso in cui, su una gara, non ci fossero iscritti M, i 4 orologi saranno assegnati alle prime 4 F (e viceversa). Nel caso in cui, su una gara, ci fosse 1 solo iscritto M, l’altro orologio sarà assegnato alla F terza classificata. (e viceversa).

4.5 Qualsiasi tipo di necessità o controversia nasca in fase di assegnazione premi, sarà gestita in totale autonomia dall’organizzatore.


Iscrivendoti e partecipando al raduno, ti prego di tenere in considerazione che è stato pensato e realizzato durante il tempo libero dell’organizzatore. Il raduno deve intendersi come un momento di conoscenza, di amicizia e di condivisione delle proprie passioni (Suunto e corsa, nell’ordine che preferite).


Cosa resta da dire? Iscriviti al più presto e ci vediamo a Mallare !

Grazie per il tuo tempo !
Saketo Nemo

9 Peak Pro VS. 9 Baro VS. 9 Peak – IL CONFRONTO

Curiosando fra le statistiche del mio blog, ho notato che l’articolo del confronto fra 9 Baro e 9 Peak é stato sicuramente fra i più apprezzati. Da qui l’idea di estenderlo all’ultimo arrivato di casa Suunto: il 9 Peak Pro.

Da quando é uscito sul mercato 9 Peak Pro, ho ricevuto molti messaggi da parte di utenti in cerca di un consiglio su quale modello acquistare. Perchè 9 Peak Pro e non invece il 9 Peak? E perchè non andare sul sempreverde 9 Baro? Perchè preferire l’uno, piuttosto che l’altro? Prima di iniziare ti consiglio di dare una rapida lettura al link del primo paragrafo e solo dopo procedere con quanto scritto qui a seguire.


PERCHE DOVRESTI PREFERIRE 9 PEAK PRO?

9 Peak Pro in versione Forest Green

Perché è davvero molto più evoluto dei suoi due predecessori, comunque ancora in produzione e in vendita.
Possiede un processore molto più veloce e con più memoria, un’interfaccia grafica totalmente rinnovata, widget che è possibile aggiungere, togliere e ordinare facilmente tramite Suunto App e soprattutto un nuovo font che ne migliora di moltissimo la visibilità.

Inoltre, la possibilità di ricevere tutti i sistemi GNSS contemporaneamente (GPS, GLONASS, GALILEO, BEIDOU), con un massimo di 32 satelliti agganciati (contro i 12 degli altri due orologi) ha tracciato un solco con quella che potrei definire la “precedente generazione”, a dispetto dell’aspetto.

Si perchè la cassa e lo schermo, 1,20″ con risoluzione 240×240 pixel, sono gli stessi di 9 Peak. Un orologio quindi compatto e definito, con esattamente gli stessi numeri di un Fenix 7s, ammesso ne abbiate mai visto uno. In un mondo di “orologioni”, l’utente finale è l’unico che possa stabilire se le dimensioni siano appropriate o meno, ma è da tenere sempre in considerazione che qui, a differenza del 9 Peak, scritte e numeri hanno una grandezza pari a ciò che vedresti su un 9 Baro.

Un altro aspetto da valutare è la dimensione della cassa (43mm) e il suo spessore 10,8mm. Avete mai visto un 9 Baro al polso di una ragazza? Io mai. E da quando ho 9 Peak (e successivamente 9 Peak Pro) mi sono lasciato volentieri convincere ad indossare un orologio di dimensioni più ridotte, che stia al polso quasi senza percepirlo davvero. Il peso (64 e 55 gr., rispettivamente per versione acciaio e titanio) e lo spessore ridotti, faranno del 9 Peak Pro la scelta mediamente preferita (anche) di chi ha un polso esile.

Venendo al dettaglio tecnico, 9 Peak Pro dovrebbe essere preferito, oltre che per la già citata migliore precisione dovuta all’ “aggancio” contemporaneo di tutti i set di satelliti oggi disponibili, anche per l’autonomia. É un orologio con il quale il rischio è quello di perdere il cavo di ricarica. In “watch mode” consuma un’inezia, durante l’allenamento all’aperto, in modalità Performance, cioè la migliore, supera agilmente le 40h dichiarate. Nel caso vi trovaste a partecipare a gare di Endurance particolarmente impegnative, con la modalità Resistenza, arrivate invece a 70h, mantenendo il tracciamento ogni secondo, con un’impercettibile perdita di qualità della traccia. “Giocando” con le opzioni della modalità Personalizzata, è possibile anche spegnere il display dopo 10 secondi (riattivabile premendo un tasto), spegnere il sensore cardio, la vibrazione, etc…in modo da estendere ancor più l’autonomia. Ammesso che abbia senso. Da tenere infatti in forte considerazione il fatto che 9 Peak Pro possiede la ricarica rapida e, partendo da un basso livello di batteria, può ricaricarsi del 50% in soli 15′. Qualora affrontiate una gara di oltre 3gg, con la più piccola power bank sul mercato o sfruttando i caricatori alle “basi vita”, potrete rapidamente ripristinarne l’autonomia.

9 Peak Pro è anche l’unico dei tre ad avere il profondimetro. Non è un orologio per sub, ben inteso, ma vi supporta fino a 10m, nelle vostre uscite di snorkeling, con una precisione di 10cm in 10cm. Ne avevo già parlato nel mio articolo di uscita dell’orologio.

Per gli amanti dei watt, 9 Peak Pro è anche l’unico dei tre a supportare la corsa con potenza, con una grandissima precisione se confrontato con le misurazioni del sensore pià famoso del settore: Styd. Potrai quindi crearti allenamenti strutturati, direttamente da Suunto App, usando tale parametro per gestire i tuoi sforzi.

Un altro motivo per preferire tecnicamente il 9 Peak Pro è per via del supporto software che potrà ricevere nel tempo. Essendo maggiormente dotato in termini di processore e memoria, potrà permettersi aggiornamenti che in un prossimo futuro gli regaleranno funzionalità che i precedenti orologi non potranno avere.

Il risvolto della medaglia? Beh, é ovvio, il prezzo. Le novità si pagano: sono quindi 499 gli € richiesti per la versione acciaio e 629 € per la versione più pregiata, in titanio. Per entrambi i modelli, al momento della pubblicazione di questo articolo, scavando in rete, è possibile risparmiare una trentina di € “scavando” fra i motori di ricerca.


PERCHE DOVRESTI PREFERIRE 9 BARO?

9 Baro in versione GRANITE BLUE TITANIUM

Innanzi tutto il prezzo. I 299 euro richiesti sul sito Suunto sono praticamente un regalo per il valore di questo orologio. 349 euro sono invece richiesti per la (bellissima, dal mio punto di vista) versione titanium, in foto. Vale quanto detto poco sopra: con un paio di ricerche on line si può risparmiare qualcosina rispetto all’acquisto diretto dal sito Suunto.com.

Sulla cresta dell’onda dal 2018, ma rinnovato e rastremato nelle linee nel 2021, recita ancora la parte del fratello maggiore: cassa da 50mm, schermo da 1,34″ e risoluzione 320×300.

Per chi ama l’ “orologione”, é la scelta obbligata.

Grazie ad una politica di retrocompatibilita e supporto a lungo termine portata avanti da Suunto, oggettivamente encomiabile, 9 Baro può ancora vantare di essere supportato con aggiornamenti software e Suunto Plus (si, ne arrivanno presto molti altri). Ad oggi, da questo punto di vista, ha davvero poco da invidiare al nuovo uscito. Almeno per ora.

No, non sono sibillino e non voglio lasciare intendere chissà che, voglio solo sottolineare ancora una volta la differenza d’hardware fra 9 Peak Pro e predecessori. É nell’ordine naturale delle cose che ad un certo punto solo l’hardware più aggiornato potrà supportare implementazioni software che richiedono un maggiore impiego di memoria e CPU. Verrà il giorno…ma non è questo il giorno (cit).

9 Baro non ha e non riceverà la nuova interfaccia grafica presente invece sul 9 Peak Pro, ma grazie allo schermo più grande gli è pari alla voce visibilità dati mostrati. Niente da fare invece per i widget di cui parlavo sopra.

Il sensore cardiaco è il Valencell e non il LifeQ di 9 Peak e 9 Peak Pro (in versione evoluta). Qui il discorso è molto più soggettivo. Il mio polso offre letture migliori con il secondo, ma non è affatto detto che per te avvenga il contrario.

Valencell è però più assetato di energia. Ti porto questo esempio: durante la registrazione di un’attività GPS, in modalità Performance, il 9 Baro ha un’autonomia di 25h. Disattivando il lettore cardiaco (o demandando il lavoro ad una fascia cardiaca bluetooth), l’autonomia cresce del 20-25%. Con i sensori LifeQ di 9Peak e 9 Peak Pro questo non accade.

Ulteriori differenze: 9 Baro, rispetto agli altri due, non ha il pulsossimetro, ammesso che vi serva monitorare il vostro acclimatamento ad alta quota, e riceve gli aggiornamenti solo tramite cavo, non tramite OTA, come succede invece per 9 Peak e 9 Peak Pro.


PERCHE DOVRESTI PREFERIRE 9 PEAK?

9 Peak TITANIUM BLU

Onestamente? Non te lo so più dire. Te lo sconsiglio.

Quando uscì, fu un buon passo in avanti rispetto a 9 Baro, anche se venne percepito semplicemente come il fratellino più piccolo, viste le dimensioni della cassa e schermo (le stesse del 9 Peak Pro). L’esperienza utente è sostanzialmente identica a quella di 9 Baro.

Rispetto a quest’ultimo è dotato di un po’ più di autonomia nell’uso quotidiano (e nell’uso GPS, anche se non ufficialmente), aggiornamenti OTA, ricarica rapida e tutto quello che già spiegavo nell’articolo dove elencavo tutte le differenze fra i due orologi, ma c’è un altro dato di fatto oggi incontrovertibile: 9 Peak Pro lo ha sostanzialmente soppiantato: è migliore dal punto di vista tecnico e identico nell’involucro (stessi 43mm di cassa, spessore che differisce di 0,2mm, stessa diagonale e risoluzione schermo).

Perchè preferirlo, quindi? Mettiamola così: se non vuoi un 9 Baro perchè è troppo grosso e non vuoi un 9 Peak Pro perchè costa troppo, allora 9 Peak è la tua scelta. É in vendita a 399 €, 100 in meno rispetto all’ultimo uscito, a parità di materiali. Un delta prezzo che però, dal mio punto di vista, vale però la pena spendere, fino all’ultimo centesimo.


COS’HANNO IN COMUNE?

Lo ripeterò finchè campo: il 50% delle ragioni che dovrebbero far propendere per un orologio o per un altro, dovrebbe essere dettato dall’ “ecosistema” che lo accompagna.

Cosa intendo? Beh, il mercato è saturo di orologi GPS con funzioni che potrebbero anche accontentare. Quando corriamo o facciamo un altro sport, abbiamo tendenzialmente bisogno di pochi dati fondamentali. Salvo esigenze particolari. C’è poi un però grande come una casa: si chiama piattaforma software collegata.

Suunto App, in questo caso. Già scritto, lo ripeto: l’applicazione Suunto per smartphone (e tablet, davvero bello usarla da lì) è passata dall’essere criticata dai propri clienti, in tempi fortunatamente lontani, all’essere invidiata dai clienti di altre marche concorrenti.

L’app non deve essere esclusivamente un mezzo per sicronizzare un’attività, ma il braccio destro dell’orologio, che comprende strumento di analisi, di pianificazione, di potenziamento delle funzionalità stesse dell’orologio (Suunto Plus, Suunto Guides), di creazioni di allenamenti strutturati e più in generale di personalizzazione.

Ancora: di monitoraggio di risorse, passi, calorie, analisi approfondita del sonno e delle sue fasi e non ultimo, uno strumento per pianificare i propri itinerari prima di poterli navigare attraverso l’orologio, un sicuro punto di forza di Suunto rispetto ad altre marche che nemmeno possiedono una funzionalità simile (Coros), o la possiedono ma non è così ben fatta.

Tutto questo è in comune. Tutti e tre gli orologi, da questo punto di vista, offrono la stessa esperienza Suunto e traggono gli stessi benefici da Suunto App.

Per chi non avesse familiarità con Suunto App, eccola in “pillole” in una breve, si fa per dire, raccolta delle funzionalità base, in una trentina di foto. Occhio alla descrizione.


Piaciuto il mosaico? Anche dal punto di vista Suunto App, le novità in arrivo sono entusiasmanti, ne sto già scrivendo e ne leggerai presto.

Per il momento è tutto. Se qualcosa non ti è chiaro o hai altre curiosità, lascia pure un messaggio qui sotto, ti risponderò non appena possibile.

E ricorda, se il 16 di Aprile ti va di fare una corsetta in compagnia, ti aspetta il raduno Suunto Lovers che si terrà in contemporanea alle gare di Mallare!

Grazie per il tuo tempo!
Saketo Nemo

Allenamenti strutturati: finalmente anche da Suunto App !

L’aggiornamento versione 4.58 di Suunto App, in arrivo sul tuo smartphone Android e già sullo Store di Apple per iOS, può praticamente definirsi storico. Se non storico, bramato, agognato, fortemente desiderato. Perchè dopo averli introdotti attraverso Training Peaks, con alcune limitazioni del caso, Suunto introduce la programmazione di allenamenti strutturati direttamente dalla propria app. Finalmente !

PERCHE è UN AGGIORNAMENTO COSì IMPORTANTE?

Se sei un utente Suunto da poco tempo, dobbiamo fare un salto indietro di 6 anni per rendere l’idea, almeno per ciò che è stata la mia percezione lungo questi anni, di quanto questa funzionalità fosse attesa. Nel 2016 Suunto ha dato un taglio netto al proprio passato con il lancio di Suunto Spartan Ultra, consegnando definitivamente alla storia la serie Ambit.

Un passaggio di consegne, si sa, mai può essere indolore. La nuova nomenclatura avrebbe dovuto indurre fin da subito l’acquirente a intuire che tutto fosse cambiato, e in effetti è stato esattamente così: la serie Spartan, dall’hardware al linguaggio di programmazione utilizzato per gestirlo, uno schermo touch a colori molto più grande e definito, portava in dote un’esperienza d’uso completamente differente dalla precedente, basata fra l’altro su un utilizzo a tre tasti in luogo dei 5 dei vecchi orologi.

Ripartendo da zero, funzionalità che io stesso davo per scontate in quanto presenti sulla vecchia serie Ambit, non erano invece più presenti sul nuovo orologio. Spartan Ultra faceva altro, e tutto in modo diverso, sta di fatto che in cima alle priorità non c’è mai stato il riportare gli allenamenti strutturati sull’orologio, con grande disappunto della “vecchia clientela”, abituata ad utilizzare questa funzione dall’app Movescount, la vecchia app di Suunto.

Tramite aggiornamenti software Spartan Ultra è cresciuto moltissimo, forse senza mai raggiungere la maturità del modello che lo precedeva, nonostante gli oltre 3 anni di aggiornamenti software che Suunto ha garantito.

Una toppa era stata messa introducendo la possibilità di impostare degli “intervalli semplici”, programmabili direttamente dall’orologio, con tutti i pro e contro del caso.

Con l’uscita di Suunto 9, prima nella versione Baro (2018) e poi in quella Peak (2021), si è completata una transizione che ha anche previsto l’eliminazione della piattaforma Movescount in favore della più moderna Suunto App, giunta ad un eccellente livello di maturità e con un tasso di crescita, in termini di funzionalità, da fare invidia alla concorrenza.

Col rilascio di Suunto Plus, prima attraverso le funzioni sportive (Settembre 2020) e soprattutto, poi, tramite le Guide (Marzo 2022), si era respirato un piacevole profumo di ritorno al passato. Per dirla in altri termini, il nuovo mondo Suunto, fatto di orologi il cui hardware è indiscutibilmente migliore, si stava fondendo con le possibilità di personalizzazione software che venivano offerte anni prima. Grazie a Suunto Plus, Suunto ha offerto la possibilità ad altre aziende di interfacciarsi con i propri orologi, con un ventaglio di possibili implementazioni il cui limite è rappresentato praticamente dalla fantasia.


VENENDO AL PUNTO

Oggi si aggiunge un altro tassello, anch’esso ascrivibile per merito alle potenzialià specificamente offerte delle Suunto Guides, in ottica flessibilità e portafoglio funzionalità di Suunto App, con grande soddisfazione di tutti quegli utenti che tanto hanno aspettato, senza tradire il marchio finlandese.

Come scrivevo qualche mese fa, oggi non c’è amatore che, iniziato a correre da qualche mese, non voglia cimentarsi negli allenamenti strutturati. Figuriamoci gli amatori evoluti, che fanno delle tabelle la propria ragione di vita.

6 x 800m recupero 2’00”, 3 x 4km recupero fermo, 8 x 400m recupero incrociando le dita, ripetizioni a 2-3-4 step…sono sicuro che ne hai sentite di tutti i generi e colori. Il punto è che allenarsi in questo modo, se fatto con criterio, può renderti più veloce o comunque rende l’allenamento meno monotono. Ecco perchè era necessario che Suunto colmasse questa grossa lacuna.

Che tu stia correndo, andando in bici o nuotando, senza dimenticare il mondo del fitness, poco importa. Variare è utile e di moda e fortunatamente Suunto è corsa ai ripari.

Oh mamma quanto ho scritto, sarà meglio arrivare davvero al punto ! 😅


CREAZIONE DI UN ALLENAMENTO STRUTTURATO

Innanzi tutto, verifica di aver aggiornato l’applicazione. Solo dalla versione 4.58 (Android) in avanti ti sarà possibile avere a che fare con il tuo nuovo strumento di tortura. Una volta fatto ciò…

Premendo in alto a destra, sull’icona dell’orologio, scorrendo il menù verso l’alto troverai la voce Allenamenti strutturati. Attraverso il tasto “+” accedi ad una schermata a tre passaggi. Vediamo la prima.

DETTAGLI DI BASE

Nella prima schermata dovrai indicare obbligatoriamente il nome dell’allenamento e facoltativamente una breve descrizione dello stesso.

Entrambi saranno poi visualizzabili sull’orologio in fase di scelta dell’allenamento creato.

Più sotto dovrai scegliere l’attività per la quale stai creando il tuo allenamento, selezionandola fra tutti gli sport utilizzati.

Prima di proseguire, puoi facoltativamente selezionare il giorno per cui è previsto quello specifico allenamento.

Questa prima parte è molto banale. Cose da appuntarsi:

  • L’orologio ti proporrà, nel menù Suunto Guides, indistintamente gli allenamenti che hai creato per corsa, ciclismo, etc… Selezionare lo sport corretto (es. Corsa) serve a te per gestirli in maniera ordinata all’interno di Suunto App e….
  • servono all’orologio per proporti in automatico quello specifico allenamento di corsa, SE selezioni Corsa dall’orologio ed esegui l’allenamento nella data che hai indicato in Suunto App.
  • Che tu scelga o meno di indicare una data specifica, dal menù Suunto Guides di Suunto App, puoi attiva il flag Mantieni sull’orologio, in modo tale che l’allenamento sia sempre disponibile. E’ utile se hai un allenamento preferito che ami svolgere molto spesso.

PASSI

Da questa schermata potete creare il vostro allenamento. Suunto App propone già un allenamento base di esempio.

Si suppone infatti che se avete la necessità di caricare un allenamento strutturato sull’orologio, abbiate bisogno di una fase di Riscaldamento, una di Ripetizioni e una di Defaticamento (qui a fianco eliminato per ragioni di impaginazione), ma è assolutamente tutto modificabile.

Tremite Aggiungi passo e Aggiungi Rip è possibile aggiungere, rispettivamente, un nuovo passo (Riscaldamento, Intervallo, Recupero, Defaticamento) o un nuovo ciclo di ripetute.

Mai come in questo caso, vale il detto “E’ più facile da fare che da spiegare”. Quindi il consiglio è quello di prendere in mano il telefono e giocarci. Clicca su Riscaldamento, ad esempio.

Da qui puoi modificare:

  • la tipologia della Fase di allenamento (Riscaldamento, Intervallo, Recupero, Defaticamento);
  • dare un breve Nome, facoltativo ma vivamente consigliato: comparirà sul tuo orologio durante l’allenamento. Sii quindi efficace e conciso, entro i 13 caratteri.
  • Durata, che puoi esprimere in termini di Tempo, Distanza o lasciare che sia tu, tramite la pressione del pulsante giro (quello in basso a destra) a stabilire quando passare allo step successivo.
  • Obiettivo: come già anticipato, puoi scegliere fra frequenza cardiaca, potenza, velocità, andatura. Impostando un valore minimo e massimo, avrai un valore target che si posizionerà esattamente a metà fra questi due valori.

Cose da sapere: impostando una Durata, durante quello step avrai in basso, sull’orologio, il count down alla fine di quello stesso intervallo. Lasciando che sia tu a far terminare l’intervallo premendo il tasto lap (giro), avrai invece un cronometro.

L’obiettivo, se impostato, avrà come riflesso, sull’orologio, un indicatore nella parte superiore, che mostrerà in che punto di trovi, fra min e max, in base al target impostato.

Altra cosa fondamentale da dire: ogni step può essere spostato prima o dopo, all’interno di un ciclo, oppure fuori, semplicemente mettendoci sopra il dito per un secondo e trasciandolo sopra o sotto, con la massima flessibilità.

RIEPILOGO

Non molto da dire nella schermata Riepilogo.

Vi trovi semplicemente un breve riepilogo di ciò che hai appena impostato, con nome, descrizione, e così via.

Nota bene la scritta in rosso. ELIMINA ALLENAMENTO, da dove potrai cancellare l’allenamento dall’app e di conseguenza dall’orologio.

L’eliminazione è anche possibile fuori dalla scheda dall’allenamento stesso, sia dal menù principale degli Allenamenti Strutturati, sia dal Menù Suunto Plus Guides.

Ti basterà fare uno slide verso destra e cliccare sulla relativa icona di cancellazione e il gioco è fatto, Guida eliminata sia da Suunto App, sia dall’orologio.


ALTRO DA SAPERE

Sebbene perfettamente funzionante e davvero, davvero utile, è una prima implementazione. Ha dei difetti di gioventù che poco tolgono all’esperienza d’uso generale. Nell’immagine di Riepilogo più sopra potrai notare ad esempio che la durata totale è errata. Questo perchè impostando degli step in distanza (4 ripetizioni da 3km, nell’esempio), anzichè in termini di tempo, non viene fatta una stima di quanto potrai metterci a completare quella stessa distanza.

Non è possibile muovere sopra o sotto un un ciclo di ripetute. Puoi spostare gli altri passi, sopra, sotto, all’interno del ciclo, ma il ciclo intero non può essere spostato. Non è affatto un problema se programmi il tuo allenamento da zero. Se invece, per comodità ti troverai a modificare un allenamento precedente e simile a quanto devi fare, occorre un po’ di fantasia.

L’allenamento piramidale è ovviamente possibile da creare, ma potrebbe essere previsto in maniera guidata, più semplice. Ecco perchè in questo senso ha assolutamente senso crearsi un piramidale “standard” da modificare successivamente in base alle necessità dettate dal periodo di allenamento che stiamo attraversando.

L’altra cosa da migliorare, ma che riguarda le Guides di questo tipo, in generale, è l’assenza di allarmi. Andare oltre il tuo obiettivo minimo o massimo impostato (Nell’esempio, sotto i 150 bpm o sopra i 160bpm), non triggera allarmi o vibrazioni. Occorre sempre buttare un occhio all’orologio se stiamo correndo centrando il target prefissato.

In premessa parlavo di Fitness. Ho testato il workout planner anche per gli allenamenti a circuito che faccio in casa ed è molto comodo. Creandosi la propria routine è possibile lasciarsi guidare dall’orologio negli esercizi, senza dimenticarsi nulla e facendosi motivare un po’. In questo caso viene utilissimo dare un Nome autoesplicativo (es. “10 push up” o “10 affondi”) ai vari passi da impostare e utilizzare in Durata l’opzione Pressione del pulsante giro, visto che immagino non ti sarà noto a priori quanto ci metterai a fare i push up o gli affondi in esempio.

Un’altra cosa da mettersi in testa è il come vengono gestiti in Suunto App: li chiamiamo Allenamenti Strutturati, ma come ho già scritto sono di fatto delle Suunto Plus Guides, quindi te ne consiglio la gestione direttamente da quest’ultimo menù.

Direi che sei finalmente pronto per andare a sudare un po’. Dai una sincronizzata di sicurezza a Suunto App e se non hai datato il tuo allenamento, ricordati di selezionarlo scendendo fra le opzioni dalla schermata di avvio attività del tuo orologio, dal menù SuuntoPlus Guides.


PER CONCLUDERE

Credo che per troppi anni Suunto abbia sottovalutato l’importanza dell’avere gli allenamenti strutturati sui propri orologi. Le lamentele degli utenti in questo senso sono sempre state molte. In tanti sono passati ad altri marchi per questo motivo.

È chiaro che non esiste soltanto il mercato italiano e probabilmente non in tutti i Paesi è stata vista come una lacuna. Suunto è da sempre più orientata al mondo dell’outdoor e dell’avventura, gli “animali da pista” non sono mai stati i loro clienti taget. Negli ultimi anni il mondo della corsa è però cambiato moltissimo e la grandissima parte di chi corre (anche in montagna) desidera fare allenamenti strutturati, sin da pochi mesi dopo aver indossato le scarpette da corsa per la prima volta.

Per tutti questi anni, a chi mi chiedeva consiglio per un orologio che potesse programmare gli allenamenti che non fossero solo delle ripetute semplici, non ho potuto far altro che consigliare sportwatch della concorrenza. Magari meno belli, meno precisi, meno user friendly dei Suunto, ma al quale potevano chiedere quello specifico compitino.

Con questo nuovo aggiornamento Suunto coinvolge orizzontalmente tutti i propri clienti, qualsiasi sport essi pratichino (corsa, bici, nuoto, sci di fondo, palestra…), qualsiasi orologio loro abbiano ( 3, 5, 5 peak, 9, 9 baro, 9 peak). Avere gli allenamenti strutturati programmabili comodamente da Suunto App, senza dimenticare la precedente implementazione da web, tramite Training Peaks (utilissima quando si acquistano dei piani di allenamento, sincronizzati in automatico sull’orologio), dà un valore aggiunto notevole.

Ed è bellissimo che tutto ciò venga reso disponibile anche per orologi, come il primo Suunto 9, rilasciati più di 4 anni fa. Ciò è dovuto unicamente alle potenzialità delle Guides di Suunto, ma mi piace pensare che sia anche una sorta di regalo a chi ha saputo aspettare tanto.

Un altro punto di osservazione interessante è l’importanza dell’ecosistema complessivo di un marchio. Si compra un orologio per l’hardware, l’estetica, le funzionalità software che offre, per poi sottovalutare ciò che va oltre quello che l’orologio stesso consente di fare mentre lo si utilizza. Comprereste un orologio sportivo le cui funzionalità si esauriscono durante l’utilizzo dello stesso? Sicuramente no.

Suunto implementa tramite Suunto App funzionalità accessibili anche ai vecchi utenti Spartan o precedenti, ovvero clienti che hanno comprato l’orologio da 6 anni o più. Per raggiunti limiti di hardware (di memoria nello specifico) non hanno potuto godere delle Guides (è il caso degli Spartan), ma tutto ciò che è a disposizione sotto forma di analisi dell’allenamento, progressi nel lungo periodo, navigazione (turn-by-turn, waypoint, programmazione itinerario tramite mappe 3D, layer utili agli scialpinisti con zone maggiormente valanghive, il tipo fondo stradale, dedicato a tutti i ciclisti MTB, Gravel e bici da corsa, …), senza dimenticare l’integrazione con partner esterni, è fruibile praticamente da chiunque abbia un Suunto al polso.

Buon allenamento e come sempre…

Grazie per il tuo tempo!
Saketo Nemo